Infernetto – “Io li conoscevo: erano due persone solari, estroverse, socievoli. Ed ora questa notizia. Non riesco ancora a crederci. Nessuno, tra quanti li conoscevano e li frequentavano, avrebbe potuto immaginare che potesse accadere una simile tragedia. Siamo tutti increduli, sgomenti, sotto shock. Da quando si è diffusa la notizia attraverso i social dell’omicidio-suicidio di questa coppia, che ho conosciuto molti anni fa, ho ricevuto tante telefonate di amici, di conoscenti. ‘Hai saputo?’, mi chiedono. ‘Sì, ho saputo’. E poi silenzio. Ma che cosa si può dire in queste circostanze? Che cosa si può aggiungere? Chi mai potrà comprendere i motivi che stanno dietro un gesto tanto assurdo, tanto disperato? No, non credo nessuno potrà mai dare una risposta, una spiegazione. Chissà che cosa è passato per la mente di quest’uomo, un uomo perbene, chissà”.


A parlare è una signora che conosceva l’ex colonnello dell’Aeronautica militare, 64 anni, che oggi ha ucciso la moglie, 58 anni, nella loro villa in via Valfloriana 32, all’Infernetto. Secondo una prima ricostruzione l’ufficiale, che era in pensione già da alcuni anni, avrebbe ucciso la 58enne all’interno dell’abitazione, poi sarebbe uscito nel giardino impiccandosi. All’arrivo dei carabinieri di Ostia, che indagano su questa tragedia, i corpi erano privi di vita.


Secondo quanto riferisce la signora la vittima, una donna dal fisico atletico, insegnante di jazzercise in un noto centro sportivo dell’entroterra di Ostia, era molto amata e benvoluta da molte persone per il suo carattere allegro, la simpatia e la cordialità. Altrettanto amabile il marito con il quale formava una coppia, almeno all’apparenza, felice, solida. Erano sposati da molti anni, una trentina, e non avevano avuto figli. “Erano delle persone davvero piacevoli, lei compagnona ma forse, in fondo, riservata, entrambi originari del nord Italia, piemontesi, mi sembra. Sono, siamo tutti davvero sconvolti e molto, molto dispiaciuti per questa terribile vicenda che ci ha scosso. Una tragedia inaspettata”, conclude la signora.