Ostia – “Nidi senza bambini e bambini senza nidi: che cosa sta succedendo?”, se lo chiedono gli operatori dell’associazione ‘Onda gialla’ che hanno diffuso un comunicato stampa in merito al "bando aggiuntivo" che secondo Roma Capitale dovrebbe risolvere il problema dei posti vacanti nei nidi comunali.


IL BANDO AGGIUNTIVO – “Negli ultimi mesi, in alcuni di noi si era fatta strada l'illusoria e indulgente convinzione che le scelte recenti di Roma Capitale fossero guidate dall'effettiva incapacità di fronteggiare l'attuale congiuntura politico/economica, senz'altro negativa. Ora ci rendiamo conto che le decisioni dell'amministrazione capitolina nascondono una smaliziata e disinvolta volontà di dolo. Il “bando aggiuntivo” con il quale il Comune intende risolvere il problema dei posti vacanti nelle strutture pubbliche e convenzionate si può definire, senza mezzi termini, una farsa indegna. L'intenzione è quella di ricollocare gli utenti che già figurano nelle liste d’attesa e che, peraltro, sono già stati tutti contattati telefonicamente nel mese di luglio dagli uffici municipali preposti”, spiega l’associazione.



IL X MUNICIPIO – “Solo a titolo di esempio: nel X Municipio (dove le nascite continuano ad aumentare) si contano 224 posti vuoti nei nidi e 79 negli Spazi Be.Bi., a fronte di appena 23 bambini in lista d'attesa. A cosa serve questo nuovo bando, se non a ratificare che le strutture convenzionate con un elevato numero di posti vuoti possono solo chiudere? Le richieste sono effettivamente crollate, ma per alcune precise circostanze: l'aumento delle tariffe a carico delle famiglie in un momento di particolare crisi economica; una procedura di iscrizione estremamente farraginosa e il contestuale mancato rinnovo della convenzione con i Caf, che avrebbe invece favorito l'inoltro delle domande; il ritardo nell’uscita del bando, che ha fatto sì che lo scorrimento delle liste d’attesa avvenisse durante l’estate, con il personale degli uffici preposti limitato. Il Comune potrà raccontare all'opinione pubblica di aver abbattuto le liste di attesa, ma la realtà è un'altra: di fatto, i bambini che mancano all'appello sono a casa con i nonni oppure ora si trovano in quei nidi privati, spesso abusivi, che possono proporre rette molto più basse, a discapito della qualità del servizio e del benessere dei bambini stessi. Roma Capitale sta facendo “cassa” sulla pelle delle famiglie e degli imprenditori onesti”.



SITUAZIONE INSOSTENIBILE – “Da anni le strutture convenzionate lamentano una situazione insostenibile, a causa delle esigue risorse erogate dall'amministrazione, assolutamente non in linea con gli standard richiesti: a parità di servizio, il Comune corrisponde ai nidi in convenzione meno della metà di quanto spende mensilmente per un bambino frequentante un nido pubblico. Se a questo si aggiunge il mancato introito dovuto ai posti vacanti, risulta inevitabile il collasso economico e la chiusura di molte attività”, continua ‘Onda gialla’.


LICENZIAMENTI – “A sua volta ciò comporterà numerosi licenziamenti e la difficoltà, per l’amministrazione capitolina di dover ricollocare gli utenti inseriti nei nidi convenzionati. Chiediamo l’apertura di un bando straordinario, aperto a tutto il territorio comunale, che scongiuri il fallimento di una rete di servizi all’infanzia in cui negli anni sia gli imprenditori che il Comune hanno investito ingenti risorse. Suggeriamo, inoltre, di prevedere la possibilità di effettuare le iscrizioni anche presso gli uffici municipali o presso le strutture stesse. Almeno in questa occasione, Roma Capitale dia dimostrazione di tenere alle famiglie romane, al personale educativo e a quei cittadini che finora hanno gestito dei servizi fondamentali per la città in modo assolutamente trasparente”, conclude la nota.