“Sono preoccupato per le frasi farneticanti del Portavoce del Popolo di Roma, Giuliano Castellino, (membro storico della disciolta Alleanza Nazionale) circa la volontà di boicottare il film “Il grande sogno”: lo dichiara l’On. Alessandro Onorato, Capogruppo UDC in Campidoglio. Continua Onorato: “Il gesto è grave in sé perché la cultura, l’arte in genere e il cinema devono essere esenti da censure e minacce. Ancora più grave è la volontà, dichiarata dallo stesso Castellino, di portare dei presidi davanti alle sale cinematografiche, creando così ad arte un clima di provocazione che potrebbe dar vita a tensioni e scontri. Roma sta vivendo un periodo buio, fatto di violenza omofoba, discutibili nomine ai vertici delle municipalizzate, pestaggi ai danni di immigrati nelle periferie, ecc… Non mi stupisce che in tale clima agiscano organizzazioni come “Il Popolo di Roma”, pronte in passato a dar la colpa del clima di violenza al film e alla serie televisiva “Romanzo Criminale”.  Mi auguro dunque che il sindaco Alemanno, diversamente da quanto fatto in quella circostanza, non faccia da cassa di risonanza e prenda le dovute distanze da un gruppo che dichiara nel suo sito web di appoggiare apertamente la Giunta in carica e di avere tra gli obiettivi la “conquista di spazi culturali, artistici, meta-politici e di aggregazione”.  Non si possono relegare a poche battute estemporanee fatti così gravi e consentire che un’organizzazione faccia dell’intolleranza il proprio modus operandi, diffondendo odio e fomentando lo scontro. Roma e i romani sono un’altra cosa. E’ sconfortante pensare a quanto sia distante l’Italia dagli Stati Uniti, Paese il cui Presidente non ha problemi a dichiarare tra i film favoriti “Il Padrino”: Obama infatti non si aspetterebbe mai di essere indicato come mafioso per questo. Vedrò il film di Michele Placido (mio zio) senza pregiudizi, cercando di darne un giudizio sereno. Non c’è dubbio che il ’68 rappresenta una pagina controversa di storia italiana, piena di punti di luce e di ombre. Da qui a boicottare un film per dare sfogo alla propria cieca ed estremistica ideologia, ce ne passa però parecchio.”