Dragona – Si è conclusa con l’arresto di due persone, C.A., 26 anni, e T.M., 30 anni, e la denuncia a piede libero di C.C., 33 anni, l’operazione ‘Dragona’ condotta dalla squadra mobile di Rieti. Gli arrestati, che si aggiungono alle altre dieci persone già finite in manette nell’ambito della stessa attività, devono rispondere dei reati di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Uno degli arrestati abitava, spiega un funzionario della mobile della cittadina laziale, abita in via di Bagnoletto. 


LA ‘MADRE CORAGGIO’ - Le indagini erano state avviate nel 2013 grazie alla denuncia di una ‘madre coraggio’, stanca di vedere il proprio figlio vittima della droga e dei suoi spacciatori che lo avevano ormai strangolato in una rete di continue minacce ed intimidazioni per ottenere il pagamento di alcune partite di stupefacenti.


ORGANIZZAZIONI CRIMINALI - Gli investigatori della squadra mobile reatina, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica Lorenzo Francia hanno intrapreso una lunghissima attività di indagine, durata oltre sei mesi, individuando due distinte organizzazioni criminali dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, che avevano basi operative nel capoluogo reatino ed importanti ramificazioni a Roma. Sono inoltre risultati coinvolti insospettabili cittadini reatini del ceto medio ed appartenenti al mondo della criminalità romana.



I 2 CANALI – Grazie all’operazione sono stati disarticolati due importanti canali di rifornimento per il capoluogo reatino, il primo con base a Dragona, in via Carlo Casini, nell’entroterra di Ostia, ed il secondo nel quartiere romano del Pigneto, dove avevano sede i ‘grossisti’ dello spaccio che procuravano, per conto dei reatini, lo stupefacente che veniva successivamente trasportato, tagliato e ceduto a Rieti. In particolare, parte della droga proveniente dal Pigneto veniva trasportata da un corriere ad alcuni spacciatori abitanti nel Comune di Longone Sabino, titolari di circoli ricreativi, dove i tossicodipendenti e i piccoli spacciatori reatini facevano la spola. Altre volte, erano direttamente gli spacciatori locali a consegnare ai ‘clienti’ la droga in giro per la città, cercando di eludere i controlli delle forze dell’ordine.



I FIDANZATINI DI DRAGONA – Nel secondo caso la droga, che veniva spacciata anche nella Capitale, arrivava in città attraverso due fidanzati, abitanti a Dragona, ed anche in questo caso venduta a tossicodipendenti e spacciatori locali. Le indagini hanno consentito, inoltre, di individuare un complesso meccanismo di riciclaggio dell’ingente quantitativo di denaro proveniente da questi ‘affari’, nonché di procedere al sequestro di notevoli quantitativi di cocaina, eroina, hashish e marijuana dai quali era possibile ricavare centinaia di dosi pronte per essere immesse sul mercato locale. Il funzionario della squadra mobile sottolinea che nei mesi scorsi, durante le attività investigative, un ingente quantitativo di stupefacente fu ritrovato in una struttura abusiva nelle vicinanze del Country Club Castelfusano nella pineta di Castelfusano, ad Ostia antica. 



GLI ARRESTI – In totale sono state arrestate 12 persone, 7 reatine e 5 romane, alcune delle quali già note alle forze dell’ordine e di denunciare a piede libero 22 persone, che dovranno rispondere, a vario titolo, davanti alle competenti autorità giudiziarie, del reato di spaccio di sostanze stupefacenti.