Opposizione Fiumicino: “80.000 euro per 28 bandiere e una città bloccata”
Di Redazione il 14/10/2024
“Questo denaro avrebbe potuto essere utilizzato per progetti più utili, anche sullo stesso piazzale, come la creazione di panchine, zone d'ombra o la realizzazione di una pedana per eventi culturali”
Fiumicino (Rm) – “A Fiumicino si è scelto di issare 28 bandiere dell'Unione Europea per la modica cifra di 80.000 euro (questa la richiesta sugli atti), in un momento in cui la città si confronta con problemi ben più urgenti, come strade dissestate, parchi abbandonati, trasporti pubblici nel caos e la cronica mancanza di spazi di aggregazione per la cittadinanza. Questi fondi avrebbero potuto essere utilizzati per progetti molto più utili e tangibili, anche sullo stesso piazzale, come la creazione di panchine, zone d'ombra o la realizzazione di una pedana per eventi culturali”.
Lo dichiarano in una nota i Gruppi Consiliari Lista Civica Ezio Sindaco, Partito Democratico, Sinistra Italiana commentando la cerimonia d’intitolazione del piazzale antistante la sede comunale di Fiumicino all’Unione Europea che si è svolta sabato 12 ottobre alla presenza di autorità civili e militari e di personalità politiche.
“Ma il costo economico non è l’unico problema. A questa spesa si aggiunge l’impiego di personale pubblico, per giorni impegnato per l’organizzazione dell’evento, distogliendolo da altre attività essenziali per il territorio e costretto ad un "dress code" per l'occasione. Per non parlare del fatto che l'intera cerimonia, che appare come una passerella autocelebrativa, ha comportato un pomeriggio di disagi con parcheggi eliminati e strade chiuse, il tutto per un'iniziativa che ha poco a che vedere con le necessità quotidiane dei cittadini” si legge nella nota.
“Inoltre, sorgono legittimi dubbi sul perché ADR, la società che ha finanziato l'operazione, abbia facilmente sborsato questi fondi per un’iniziativa di facciata. Con quella somma, si sarebbe potuto finanziare uno studio epidemiologico sull’inquinamento, un problema che incide realmente sulla salute pubblica e che avrebbe portato benefici concreti alla comunità. Noi non abbiamo partecipato a questa inutile ostentazione, lontana dalle vere esigenze del territorio, basata su cerimoniali futili per il solo ceto politico” conclude la nota dei Gruppi consiliari.
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