Orrore a San Giovanni: casalinga uccide i 2 figli poi si impicca. Gravissima la terza bambina
Roma – Orrore a Roma dove una casalinga di 42 anni, dopo aver ucciso con una mannaia e un coltello i figli di 9 e 3 anni e aver ferito gravemente la figlioletta di 5 anni, si è ammazzata. E’ questa la scena raccapricciante che si è offerta oggi ai poliziotti quando sono entrati in un appartamento occupato al civico 69 di via Carlo Felice, a San Giovanni. I corpicini privi di vita dei due piccoli giacevano sanguinanti in stanze diverse mentre il cadavere della donna si trovava nella vasca da bagno, con una cintura al collo e una ferita alla gola. L’unica sopravvissuta di questa terribile strage familiare lotta adesso tra la vita e la morte dopo essere stata sottoposta ad intervento chirurgico in ospedale. Anche il marito della donna, padre dei tre bambini, si trova al San Giovanni dopo che ieri è stato accoltellato all’addome, al culmine di una lite, dalla moglie. Secondo quello che avrebbero ricostruito gli inquirenti l’uomo, per non coinvolgere la donna, avrebbe dichiarato ai sanitari del nosocomio romano di essere rimasto vittima di un tentativo di rapina. Oggi, poi, preoccupato, avrebbe mandato un conoscente a casa per avere notizia. Ed ecco la scena sconvolgente: sangue ovunque, i cadaveri dei piccoli e quello della madre, il tentativo disperato di salvare la bimba. Un incubo. La famiglia è di origine marocchina. Al momento non si sa quale sia stata la molla che ha fatto scatenare la follia omicida della 42enne. Una tragedia che ha come vittime innocenti innanzi tutto dei bambini.
“Nell'attesa che venga fatta piena luce su quanto accaduto oggi in viale Carlo Felice a Roma, un pensiero va alla piccola Hyba, che lotta tra la vita e la morte, e a tutte quelle persone che sono vittime dell'inadeguatezza delle nostre politiche abitative”, dichiara Cinzia Pellegrino, referente per Roma Capitale del Dipartimento di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale dedicato alla tutela delle Vittime di violenza. “Allo stesso tempo però bisogna prendere le distanze da quei gruppi legati al racket delle occupazioni abusive, che magari offrono posti letto in cambio di una tessera o dello sfruttamento per l’organizzazione di manifestazioni politiche. Questa è anche la dimostrazione che il buonismo sterile della sinistra non produce vera solidarietà. E' un errore far passare il messaggio che siamo in grado di accogliere tutti se poi non possiamo offrire una vita dignitosa né agli immigrati, né a tanti italiani”, conclude l’esponente politica.
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