Ostia - Il reparto di Ortopedia dell'ospedale Grassi di Ostia sempre più all'avanguardia nelle tecnologie che permettono di migliorare le prestazioni ai pazienti e consentono un maggiore ricambio di posti letto.

Questa settimana nel reparto lidense l'equipe del Primario, il dottor Vincenzo Castelli, ha eseguito un intervento alla tibia di Marco, un giovane che ha avuto un incendente d'auto e che necessitava una delicata operazione di fissaggio dell'osso fratturato in più punti, eseguito con una nuova tecnica che utilizza una guida magnetica per il posizionamento delle viti nell'osso.

Questa tecnica, chiamata 'inchiodamento endomidollare mediante l'uso di campi magnetici', permette innnanzitutto a medici e pazienti di non subire il bombardamento delle radiazioni, necessarie normalmente per permettere al chirurgo di vedere l'osso su cui andare a effettuare il foro e poi l'inserimento della vite.
Con 'l'inchiodamento endomidollare mediante l'uso di campi magnetici' dunque i tempi per interventi su femore, omero, tibia, quindi sulle ossa lunghe, si riducono moltissimo e viene garantita anche una maggiore precisione nell'intervento: ciò significa anche meno complicanze e una più veloce ripresa del paziente, come ha spiegato Castelli.

Ad eseguire per la prima volta al Grassi un intervento alla tibia con questa tecnica il dottor Troiano, ortopedico esperto di traumatologia, che ci ha spiegato come funziona la nuova tecnologia.

L'ortopedia del Grassi di Ostia oggi dunque è un'eccellenza della sanità, il dottor Castelli e la sua equipe infatti hanno apportato numerose innovazioni, per quanto riguarda le protesi dell'anca e del ginocchio e da oggi anche per quanto riguarda la traumatologia.