Ponte della Scafa: “I cittadini scontano i veti della sopraintendenza di Ostia”
Fiumicino – Il ponte della Scafa non si fa? “I cittadini scontano i veti della sopraintendenza di Ostia”. Così risponde Mario Canapini, sindaco di Fiumicino, alle recenti dichiarazioni di Sandro Lorenzatti, coordinatore Sel del XIII municipio.
“Infatti – continua il sindaco – Lorenzatti non sa, oppure ha dimenticato, che nel 2004, con Veltroni sindaco di Roma e Giancarlo D’Alessandro assessore ai lavori pubblici elaborammo un progetto che prevedeva l’allargamento dell’attuale ponte di circa dieci metri per il quale la giunta regionale presieduta da Francesco Storace stanziò 9 milioni di euro”.
“D’accordo con D’Alessandro convocammo una conferenza dei servizi per acquisire i pareri degli enti e delle amministrazioni interessate, nel corso della quale la sovrintendente ai beni archeologici di Ostia, Anna Gallina Zevi, oppose un deciso veto all’ampliamento del ponte esistente rifiutando anche la proposta di procedere, preliminarmente alla progettazione definitiva, ad una indagine archeologica per accertare se nell’area interessata dal nuovo intervento vi fossero reperti che, naturalmente, l’avrebbero escluso”.
“Anzi, fu proprio la sovrintendente a “caldeggiare” una nuova soluzione da individuarsi a valle della Torre Boacciana perché in questo modo, demolendo l’attuale attraversamento ed il relativo tratto di strada, avrebbe ricongiunto l’area archeologica adiacente a Via Tor Boacciana al complesso monumentale di Ostia Antica”, sottolinea il primo cittadino.
“Pertanto l’attuale progetto non è il risultato di una scelta tecnica sbagliata, ma l’unica soluzione possibile per eliminare la congestione del traffico che giornalmente penalizza migliaia di automobilisti”, conclude il sindaco Canapini.
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