Ostia – “Al Consiglio straordinario, chiesto dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle, sulle problematiche dell’Ospedale G.B.Grassi è andato in scena un déjà-vu, ovverossia che quando ci sono argomenti di responsabilità del Partito democratico della Regione Lazio, in aula non si presenta nessuno. Tranne il coup de théâtre politicamente ingiustificabile della Consigliera Welliam (PD), che sentendosi abbandonata e delusa dai suoi stessi compagni di partito regionale, ha abbandonato l’aula, sottraendosi anch’essa al confronto, il resto del Consiglio ha comunque avuto un senso rispetto alle assenze dei maggior protagonisti invitati, in quanto il confronto tra maggioranza e opposizione ha consentito comunque di votare l’unico documento presentato dal Movimento 5 Stelle.

La maggioranza in questi mesi ha seguito un percorso politico ben preciso sulla vicenda dell’Ospedale Grassi, ed in particolar modo nelle scorse settimane, quando nella Commissione Politiche Sociali si è affrontata la chiusura dell’ambulatorio di allergologia pediatrica da pare della ASL RM3, che ha gettato nel panico centinaia di mamme.

Come del resto, la manifestazione di protesta organizzata il 15 giugno 2019 dal Movimento 5 Stelle insieme ai cittadini e agli operatori del presidio lidense davanti al nosocomio che sottolineava la carenza di organico, il depauperamento dell’ospedale, insieme ai problemi di caos nel pronto soccorso, casa del parto e problemi di carenza igienica e strutturale. Come maggioranza, in questo consiglio straordinario, abbiamo posto l’accento sul fatto che l’Ospedale G.B. Grassi di Ostia è stato creato per rispondere alle necessità dei cittadini di un vasto territorio che consta di circa 250.000 abitanti (800.000 nei fine settimana estivi), a cui si aggiungono gli 80.000 abitanti del Comune di Fiumicino e zone limitrofe, e che quindi, oltre alla risoluzione delle varie problematiche organizzative e strutturali, ha bisogno di un potenziamento che lo faccia diventare un polo sanitario d’eccellenza, come merita questo territorio.

Pertanto, la Regione Lazio, nella persona del suo Presidente Zingaretti, non può continuare a fare spot, come quelli fatti il giorno antecedente alla manifestazione, parlando di stanziamenti di 55 milioni di euro o di nuove immissioni di personale come 196 infermieri e 56 medici, offendendo l’intelligenza di migliaia di cittadini. Quegli scranni vuoti oggi sono stati l’emblema della “non politica del PD”, che oggi ha dimostrato con questa ingiustificabile assenza l’incapacità cronica di affrontare il confronto in aula con altre forze politiche e davanti ai cittadini, atteggiamento questo che in gergo politico viene comunemente chiamato “codardia””. Cosi in una nota il Gruppo del Movimento 5 Stelle del Municipio Roma X.