Ostia – All’ospedale Grassi è ancora chiusa la week surgery, un reparto dell’area chirurgica dove dal lunedì al venerdì vengono effettuati degli interventi programmati. La week surgery, chiusa il 4 luglio scorso per carenza di personale, avrebbe dovuto riaprire lunedì scorso, dopo due settimane, ma la riapertura è stata rinviata a lunedì 25, salvo complicazioni.

WEEK SURGERY - Il reparto può ospitare fino a 24 pazienti, assistiti da 8, 10 infermieri, che necessitano di interventi chirurgici per i quali occorre un ricovero di due, tre giorni, poi le dimissioni. Nelle ultime settimane sono state operate quelle patologie che potevano essere effettuate in day hospital per le quali sono previste le dimissioni in giornata o in ricovero prolungato come fratture o tumori. Non sarebbe possibile quantificare quanti siano stati gli interventi saltati o slittati alla riapertura del reparto, spiega un dipendente del Grassi.

LA PREOCCUPAZIONE - La chiusura del reparto che dovrebbe riaprire lunedì prossimo, dopo tre settimane, desta preoccupazione. Il problema principale resta la mancanza di personale che ha già causato in radiologia la soppressione degli ambulatori con le sedute del mercoledì, la riduzione a due volte la settimana delle mammografie mentre per il mese di agosto, fanno sapere da radiologia, la sospensione della risonanza magnetica. Al Cpo Gennaro Di Rosa (Centro paraplegici Ostia) è stato chiuso, ufficialmente soltanto per il periodo estivo, uno dei due reparti con l’impegno di riaprirlo il 15 settembre: anche in questo caso il motivo della chiusura risiede nella mancanza di personale. Preoccupato Giacomo Percoco, presidente dell’Amo – Associazione mielolesi Ostia, che ha battagliato contro la chiusura del reparto, temendo uno smantellamento dello stesso presidio sanitario di viale Vega.

LA DELIBERA 171
– Lo scorso maggio, anche grazie alla mobilitazione durata un mese di Cgil, Uil e Anao, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti firmò la delibera 171 con la quale vengono assunte 55 unità – personale infermieristico, tecnici radiologici, operatori sociosanitari, medici – per il Grassi ed il Cpo. Le lettere sono state inviate ma ad oggi, tra burocrazia ed altro, i dipendenti ancora non sono entrati in servizio.

IL SOPRALLUOGO – Nel pomeriggio di giovedì 21 luglio, come annunciato, il capogruppo di Forza Italia della Regione Lazio e vice presidente della commissione salute, Antonello Aurigemma, ha effettuato un sopralluogo all'ospedale Grassi accompagnato dall'ex consigliere del X Municipio Luigi Zaccaria e da Antonio Gazzellone, già consigliere capitolino. Il sopralluogo à stato compiuto, come anticipato dal consigliere Aurigemma, “per dare risposte ai cittadini dopo aver appreso di criticità e limitazioni di alcuni servizi, a causa in primis della carenza di personale”. Tra i problemi, appunto, la chiusura della week surgery. Una situazione che Antonello Aurigemma ha definito “veramente paradossale nonostante i proclami e gli annunci del governatore che nei mesi scorsi aveva annunciato nuovi arrivi di personale".

A complicare la situazione, inoltre, come viene segnalato dagli operatori sanitari ogni anno, la necessità di aumentare, piuttosto che diminuire, il personale visto che il Grassi, trovandosi a Ostia, località marina e turistica, in estate si trova ad assistere una popolazione che raddoppia. “Sono tante le problematiche - in primis la carenza di personale - del nosocomio del litorale, soprattutto nel periodo estivo, periodo in cui si registra un aumento dell’afflusso di persone. Ad oggi, poi, pesa oltremodo la mancanza di programmazione da parte dell’amministrazione regionale”, ha sottolineato il consigliere Aurigemma.

I 264 MILIONI PER PIANO DI INVESTIMENTI – Due giorni fa, mercoledì 20 luglio, la Regione Lazio ha annunciato che “il Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici del Ministero della Salute ha dato il via libera al Piano di Investimenti presentato dalla Regione Lazio”. “Prende così avvio il percorso che porterà allo sblocco dei 264 milioni di euro disponibili per la III fase degli investimenti programmati con i finanziamenti derivati dai fondi dell’ex art. 20. Questo consentirà di far partire gli 87 cantieri previsti che permetteranno una riqualificazione delle strutture sanitarie del Lazio, sia territoriali che ospedaliere, migliorando e mettendo in sicurezza gli edifici e investendo in nuove tecnologie. Il programma interesserà tutte le Aziende sanitarie e tutte le Aziende ospedaliere. Con il via libera da parte degli organi di valutazione ministeriale l’iter proseguirà con l’accordo Stato–Regione e infine con le progettazioni esecutive che dovranno essere in linea con quanto previsto dal nuovo codice degli appalti”.