Ostia, aveva sotterrato oltre 2 chili di cocaina: arrestato pregiudicato
Ostia – Al termine di una complessa operazione condotta dagli agenti del commissariato Lido è stato arrestato un cittadino albanese, F.L., 46 anni, che nel giardino della sua casa di Ostia aveva sotterrato, in diverse buche, 2.200 grammi di cocaina purissima. La droga, dalla quale avrebbero potuto essere ricavate 10.570 dosi, avrebbe fruttato oltre un milione di euro se fosse stata immessa sul mercato. Nel corso dell’attività gli uomini agli ordini del primo dirigente del commissariato Lido, dottor Antonio Franco, hanno sequestrato 20mila euro in banconote di diverso taglio, 8 telefoni cellulari, due computer e altro materiale informatico, oltre a materiale da taglio, cutter, cellophone e bustine, e bilancini di precisione.
Le indagini, che hanno impegnato gli agenti per due settimane lungo tutto il litorale romano da Ostia fino ad Ardea e Pomezia, hanno preso l’avvio da un sospetto traffico di armi ed esplosivi sul litorale romano. Ma ben presto l’attenzione degli investigatori è stata attratta dai ‘movimenti’ di F.L., già noto alle forze dell’ordine, che è stato seguito. Infine è scattato il blitz nel corso del quale nella sua abitazione, nel giardino, nell’androne del palazzo e persino nelle fioriere sono stati ritrovati ingenti quantitativi di droga, cocaina, marchiata con una doppia ‘r’ cosa che lascerebbe supporre fosse destinata al mercato capitolino, e anche hashish. Nei diversi servizi di osservazione gli agenti hanno notato come l’uomo, prima di arrivare nella sua abitazione, sostasse a pochi metri di distanza sistemando ‘qualcosa’ in alcuni spazi verdi al margine della strada. Fermato al volante della sua auto, il 46enne è stato trovato in possesso di 2.400 euro in contanti, dei quali non ha saputo dare spiegazioni. Per le attività sono stati utilizzati i cani antidroga dell’aeroporto di Fiumicino. Il dottor Franco, in base alla quantità e alla tipologia dello stupefacente e anche alla grossa disponibilità di denaro contante detenuti dall’albanese, ritiene trattarsi di un ‘pesce medio’, ossia di un grossista in grado di rifornire i pusher. Le indagini sono tutt’ora in corso per cercare di risalire ai canali dai quali proviene la cocaina.
Durante la conferenza stampa nel corso della quale il dottor Franco ha illustrato i particolari dell’operazione che ha permesso di stroncare un traffico di droga a Ostia, il dirigente ha dato notizia di tre arresti condotti nell’hinterland lidense. “Si tratta di servizi straordinari di controllo del territorio, con particolare attenzione all’entroterra, disposti a seguito delle lamentele e delle richieste dei cittadini, allarmati in particolare per la rapina avvenuta all’Infernetto ai danni del generale della guardia di finanza e della doppia rapina in via Wolf Ferrari, sempre all’Infernetto”, ha spiegato il dottor Franco: “Grazie anche agli uomini del servizio prevenzione crimine con l’ausilio di sei auto abbiamo effettuato un controllo capillare delle attività commerciali, bar e negozi a San Giorgio di Acilia, Axa, Dragona e Dragoncello, Palocco e Infernetto al termine dei quali abbiamo arrestato tre persone”. I primi a finire in manette sono stati due uomini di 37 e 31 anni, entrambi ufficialmente pescatori a Torvajanica, fermati per un controllo a bordo di una Fiat Panda all’altezza dell’ex Dazio. I due, però, hanno cercato di eludere il posto di blocco, tentando la fuga, ma sono stati fermati. Sotto il sedile dell’utilitaria i poliziotti hanno rinvenuto 5 grammi di cocaina, 1.50 grammi di hashish e 830 euro in contanti. Nelle abitazioni dei pescatori ritrovati bilancini di precisione e altri materiali riconducibili all’illecita attività dello spaccio. Arrestato ad Acilia anche un italiano di 22 anni, O.I., che deve scontare la pena di 3 anni e 6 mesi per rapina, ricettazione e lesioni, il quale aveva cercato di allontanarsi liberandosi del braccialetto elettronico.
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