Ostia - Anffas Ostia onlus è parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale. È arrivato nei giorni scorsi, firmato dal presidente della Regione Lazio e commissario ad acta per la sanità Nicola Zingaretti, l’accreditamento definitivo dell’associazione. “Per noi – spiega il presidente Ilde Plateroti – è motivo di grande orgoglio. Un sogno iniziato più di trent’anni fa si è trasformato in qualcosa di concreto e ora finalmente duraturo e stabile. Anffas Ostia è parte del sistema sanitario nazionale, un pilastro portante del settore sociosanitario e assistenziale regionale. Siamo l’unico ente ex articolo 26 del litorale romano ad aver ottenuto questo riconoscimento e con onore. Altri non ce ne sono. Bisogna andare fino a Civitavecchia o Pomezia per trovarne altri con simili caratteristiche. In questi ultimi sei anni abbiamo costruito una equipe clinica e organizzativa interna moderna e di eccellenza, subendo contestualmente un accanimento senza precedenti: cartelle e bollette pazze, enti previdenziali che hanno scambiato Anffas Ostia per un’attività commerciale e turistica, ispezioni su ispezioni, oltre trenta controlli totali tutti dall’esito favorevole all’associazione. L’accreditamento definitivo con il servizio sanitario nazionale è la risposta ad un certo sistema, di chi opera con trasparenza e legalità. Un messaggio di speranza che le famiglie di Anffas Ostia inviano al Territorio”.  “Con questo accreditamento – sottolinea il direttore generale di Anffas Ostia, Stefano Galloni – diamo una speranza alle oltre 380 persone, tra bambini e adulti, che dal 2009 attendono il proprio turno in lista d’attesa. A livello organizzativo e infrastrutturale dell'area sanitaria, saremmo pronti già da subito ad accogliere, oltre alle 150 persone che seguiamo quotidianamente, le altre 120 che l'accreditamento ci consentirebbe di poter avere con noi, se solo si sbloccassero i fondi per l'aumento del budget sanitario. Anffas Ostia alla rivoluzione organizzativa interna iniziata nel 2007, proseguita con la quarta certificazione internazionale e con la capacità di non dimettere mai utenza con la scusa della crisi, oggi è una realtà importante e un modello di eccellenza del sistema associativo e aziendale, basta guardarsi indietro di qualche anno e osservare anche la trasformazione delle strutture, oggi di qualità. Molto di questo è merito dei genitori che assumendo volontariamente e senza neanche un rimborso spese la responsabilità dell'associazione, ci regalano un esempio di onestà, trasparenza e risorse a solo vantaggio di utenza e lavoratori. Sopra le nostre teste sono successe e stanno succedendo cose molto particolari, e penso a quanti operino nel nostro stesso settore senza uno straccio di equipe clinica e autorizzazioni.  Rappresentiamo a pieno titolo il sistema virtuoso antagonista del malaffare.  Ma la strada è ancora lunga, dobbiamo poter aiutare più ragazzi”.

A testimonianza del lavoro di Anffas Ostia Onlus è arrivato anche un “premio” da parte della Regione Lazio. Il riconoscimento “Best Practice” per il progetto “E adesso Fair Play” per la ristrutturazione e la riconversione del bene confiscato alla mafia in via Maccari a San Giorgio di Acilia, fermo prima della consegna per conseguenza della azioni dell'Inps di Ostia sull'associazione.  “Hanno provato a bloccare questo sogno, tentando in tutte le maniere di metterci i bastoni tra le ruote, compresi i pignoramenti inventati - afferma il dg Stefano Galloni -. Il livello del nostro lavoro, anche di rendicontazione delle spese, è tale che la Regione Lazio ci pone come modello da seguire per gli altri enti nel futuro. Questa è Anffas, un luogo dove la legalità vince sempre a dispetto di tutto e tutti”.