Ostia, boss accoltellato davanti al Municipio reagisce sparando
NUOVA ALBA – Il clan Triassi subì un durissimo colpo nel luglio 2013 quando la squadra mobile arrestò 52 componenti nel corso dell’operazione Nuova alba con l’accusa di ‘associazione a delinquere di stampo mafioso’. Secondo le indagini gli affiliati alla famiglia Triassi si sarebbero spartiti i principali ‘biz’ di Ostia – dall’estorsione alla droga all’usura con i Fasciani. A Manuel Sannino sarebbe stata intestata la ditta che si occupava della manutenzione e dell’affitto delle attrezzature della spiaggia libera di fronte all’ex colonia Vittorio Emanuele sul lungomare Paolo Toscanelli, che risultava intestata ad un istituto di suore.
L’AGGUATO – Secondo una prima ricostruzione nel pomeriggio di lunedì, alle 14.30, la vittima, che si trovava a bordo di una Smart in via Cardinal Ginnasi, accanto il luna park, ad un centinaio di metri dal Palazzo del Governatorato, è stata avvicinata da due uomini arrivati su una moto. Uno dei due lo avrebbe poi colpito fulmineamente con due, tre coltellate alla schiena, apparentemente per rubargli l’auto. Manuel Sannino, ferito, sanguinando abbondantemente, sarebbe caduto a terra e, secondo un testimone, avrebbe reagito esplodendo a sua volte dei colpi. Nel frattempo sul posto arrivano degli amici della vittima che lo soccorrono e, dopo averlo caricato in auto, lo accompagnano all’ospedale Grassi dove il trentenne viene ricoverato in codice rosso: non sarebbe in pericolo di vita. Agli agenti il ferito ha dichiarato di non conoscere gli autori dell’accoltellamento.
LE INDAGINI – Sull’agguato indagano gli uomini del commissariato Lido diretto dalla dottoressa Rossella Matarazzo. Un regolamento di conti, uno ‘sgarbo’, una lite? E’ caccia ai due malviventi che devono rispondere dell’accusa di tentato omicidio.
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