Ostia – “Era il 14 dicembre 2017, praticamente un anno fa, quando l'allora portavoce del M5S, il Senatore Gianluca Castaldi, diffuse un documento riassuntivo sulle idee del movimento in merito alle concessioni balneari il quale conteneva l'esplicita richiesta di "predisporre un sistema di evidenza pubblica", apparentemente senza specificare alcuna forma di tutela per gli attuali concessionari, al fine di evitare la proroga incondizionata delle concessioni balneari”, dichiara in una nota Marco Possanzini, segretario Sinistra italiana del X Municipio.

“Ma dopo un anno, una volta diventato partito di potere, il M5S ha cambiato opinione ed ha addirittura sostenuto la proroga di 15 anni delle concessioni balneari. Un colpo di spugna, specialmente sul litorale di Roma, alla legalità e al contrasto ai poteri forti e cioè quei principi tanto blanditi in campagna elettorale. Il M5S si è presentato, chiedendo voti, come l'unica forza politica in grado di rompere le incrostazioni di potere che tanto male hanno fatto al nostro paese ma alla prova dei fatti, una volta messo piede nella stanza dei bottoni, non hanno esitato un minuto nel decidere di procedere lungo i sentieri di quella che fino a ieri hanno definito vecchia politica”, prosegue la nota.

“Non basterà addossare tutte le responsabilità al Ministro Centinaio della Lega ed è impossibile spalmare le responsabilità su quelli di prima, troppo comodo per il M5S: è il momento di assumersi la responsabilità delle scelte. Hanno scelto di difendere il feudo dei balneari, hanno scelto di tutelare quella macchina perversa di potere, - continua - hanno scelto di chiudere gli occhi sulle illegalità commesse, hanno scelto di stare dalla parte di coloro che vogliono trasformare il bene pubblico in proprietà privata. Questo è un fatto incontrovertibile e non basteranno le giravolte lessicali per alterare l'amara realtà dei fatti”.

“A parole sono contro i poteri forti, sono contro le illegalità commesse dalla potentissima lobby dei balneari, ma con i fatti sono dalla parte di chi ha trasformato le spiagge in proprietà privata. Oltre al danno c'è pure la beffa perchè pur di dare ai balneari tutte le garanzie possibili di predominio su ciò che è patrimonio di tutti e cioè il mare e le spiagge, pagheranno con soldi pubblici, soldi nostri provenienti dalle tasche di chi paga le tasse, la procedura d'infrazione che l'Europa farà scattare non appena il provvedimento diventerà legge”.

“Adesso si capisce di più e meglio anche l'inerzia del M5S sul tema delle spiagge e del mare di Roma, una inerzia vergognosa verosimilmente nata dall'esigenza di non disturbare i potenti "padroni" delle spiagge. I "prenditori" del mare, i padroni delle spiagge, sentitamente ringraziano”, conclude Possanzini.