Ostia – Ricercato per il reato di violenza sessuale da otto anni dalla polizia rumena è incappato ieri sera nei controlli dei carabinieri. Ed è stato arrestato. E’ finita così la latitanza di G.D., 33 anni, rumeno, residente da alcuni anni in via Ferdinando Acton, a Ostia Ponente. L’uomo è stato fermato ieri sera a seguito di un controllo di routine, mentre sul lungomare di Ostia erano in corsi i festeggiamenti per la vittoria degli Azzurri in occasione della semifinale di calcio Italia-Germania.

 

 

Ad una verifica dei militari l’uomo è risultato colpito da un mandato di arresto europeo ai fini dell’estradizione, emesso dalle autorità rumene perché riconosciuto colpevole dei reati di violenza sessuale e anche di violazione di domicilio, commessi in due diverse occasioni nel Paese d’origine nel 2004. Il 33enne, che è stato condannato alla pena di 16 anni di reclusione, si trova attualmente recluso nel carcere di Regina coeli in attesa di essere estradato in Romania. Ieri l'arresto di un tunisino ricercato per lo stesso reato da parte della polizia del Lido.

 

 

A finire in manette è stato anche T.R., 38 anni, di Acilia. L’uomo, già noto alle forze dell’ordine per via dei suoi trascorsi con la giustizia, nel 2010 era stato più volte denunciato dai carabinieri di Acilia per evasione dagli arresti domiciliari, cui era sottoposto per i reati di furto. Il Tribunale di Roma, in accordo con le indagini svolte dagli uomini dell’Arma, ha aggravato la sua pena, prorogando di ulteriori 4 mesi la detenzione presso la sua abitazione in via dei Basaldella.

 

 

Ad Ostia Ponente, invece, presso l’appartamento di un pregiudicato situato in via Tancredi Chiaraluce, i carabinieri del nucleo operativo hanno rintracciato e arrestato B.B., 21 anni, rumeno, in Italia senza fissa dimora. Il giovane era colpito da un ordine di cattura emesso dal tribunale per i minorenni di Roma in quanto riconosciuto colpevole di una serie di furti commessi a Roma. Il 21enne è stato condotto presso il carcere di Regina coeli dove dovrà scontare la pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione.