Ostia, Acilia e Infernetto: arrivano 5 isole ecologiche per i rifiuti
Su almeno 30 delle 32 aree Ama realizzerà altrettante “isole ecologiche” per la raccolta e lo smaltimento; strutture che passeranno così, in tutta Roma, da 14 a 44. I siti si trovano per lo più nelle periferie, su terreni abbandonati e degradati (zone “O” ex abusive ecc.) e misurano dai 2mila ai 15mila metri quadrati.
Questa la distribuzione delle aree: 3 nel IV Municipio, una nel V, quattro nel VI, tre nel VII, 3 nel IX, 5 nel X, due nell’XI, una nel XII, 3 nel XIII, 5 nel XIV e due nel XV. L’allestimento dei centri sarà fatto con gare pubbliche. I vantaggi: meno chilometri percorsi dai cittadini per raggiungere i centri Ama e dai mezzi aziendali, dunque meno traffico. Ama prevede meno spostamenti per più di 3 milioni di chilometri in un anno, pari a 380mila tonnellate di CO2. I mezzi aziendali percorreranno oltre 400mila chilometri in meno l’anno, con un ulteriore abbattimento di 50 tonnellate di CO2 in atmosfera.
Senza contare il fatto che i centri di raccolta triplicheranno e oltre, rispetto alla dotazione attuale; il che farà di Roma la città leader in Europa in questo campo, con una struttura ogni 60mila abitanti. "Le aree per la raccolta dei rifiuti ingombranti, sottolinea Ama, sono in piena crescita d’uso da parte dei cittadini: nel solo 2015 hanno permesso di raccogliere oltre 47mila tonnellate di rifiuti. La loro moltiplicazione contribuirà a disincentivare ulteriormente le discariche abusive e a incrementare il recupero dei materiali di scarto. Notevoli, conclude Ama, i benefici economici che si accompagneranno alla riorganizzazione della logistica: “Con un investimento complessivo di circa 9 milioni di euro, infatti, si otterranno risparmi annui di oltre 4 milioni di euro tra costi di esercizio, rinuncia ad affitti onerosi e vendita dei materiali riciclabili raccolti”. I contratti di comodato d’uso tra Campidoglio e Ama dureranno 15 anni e potranno essere rinnovati d’intesa tra le parti.
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