Ostia – Insufficiente lo stanziamento di 1.878.000 euro per l’assistenza nelle scuole del municipio X ai bambini disabili. “Pur con tutto l’apprezzamento per l’impegno dimostrato dalla commissione servizi sociali”, dichiara Alessandro Ieva, presidente del comitato di quartiere Bagnoletto, “allo stato dei fatti emerge palesemente che lo stanziamento approvato risulta appena sufficiente per “tenere in vita” il servizio Aec”. I motivi? “Nell’anno 2011/2012 i fondi finanziati hanno consentito un rapporto 1/2 (un operatore/due bambini) – considerato adeguato”, spiega innanzi tutto l’esponente del direttivo, mentre nell’anno 2012/2013 il finanziamento di  1.725.778,16 euro avrebbe consentito un rapporto di 1/4 (un operatore/quattro bambini)  considerato critico. Si è poi avuto un adeguamento dei fondi di circa € 150.000 che ha consentito di rideterminare il rapporto ad 1/3, precisa ancora Ieva. Per il 2013/2104 il finanziamento di 1.400.000 euro consentirebbe solo un rapporto 1/5. Un rapporto considerato estremamente critico per le 330 richieste di assistenza presentate. “Dobbiamo inoltre rilevare che proprio nel documento votato all’unanimità l’ 8 agosto 2013 risulta che… “Nell’anno precedente sono stati stanziati fondi per circa 2.000.000 euro, risultati appena sufficienti per garantire il servizio con un rapporto operatore utente di 1/3 ed in alcuni casi di 1/4 - Nell’anno in corso sono previsti circa 1.400.000 € , evidentemente non sufficienti a garantire il servizio di assistenza a tutti i bambini. Stanziamento che porterebbe il rapporto operatore utente sicuramente a livelli non consentiti dai termini di legge””. Per questa ragione, dunque, secondo Alessandro Ieva, “i fondi stanziati a bilancio (€ 1.878.000) non si sommano a quelli già finanziati (€ 1.400.000,00). Di fatto, si sarebbe solo previsto un adeguamento di € 478.000,00 lasciando inalterata la situazione di criticità in quanto tale adeguamento sarà appena sufficiente a ridurre il “gap” con quanto previsto nel bilancio per l’anno 2013/2014. Sarà solo possibile, cioè, che il rapporto da 1/5 ritorni a 1/4 (già critico), ignorando che l’adeguata assistenza Aec ai bambini disabili, per essere considerata adeguata, deve ricondursi ad un rapporto ½”. Come risolvere il problema? “A questo punto,  sarebbe opportuno valutare altre soluzioni. Magari facendo una appropriata e puntuale analisi del costo-beneficio in ordine ai fondi destinati alle cooperative appaltatrici, verificandone la sufficienza o meno a garantire un rapporto ore 1/2 per tutte le 330 richieste di assistenza annua e, laddove ne fosse valutato il vantaggio concreto, determinare la gestione del servizio direttamente da parte di Roma Capitale”, conclude.