Ostia, affitta appartamenti e garage in nero: evade 400mila euro. Denunciato dalle Fiamme gialle
Ostia – Affitti in nero: giro di vite delle Fiamme gialle contro l’evasione e l’illegalità. Ad oggi accertati 11 milioni evasi. A Ostia i militari agli ordini del colonnello Teodoro Gallone, comandante del II gruppo della guardia di finanza, hanno scoperto e denunciato un italiano, proprietario di 10 appartamenti e 7 posti auto, tutti situati nello stesso complesso immobiliare, che aveva pensato bene di ‘agevolare’ i suoi inquilini allestendo un ufficio “riscossione” nelle vicinanze delle sue proprietà. L’evasore – che si limitava ad indicare, nella sua dichiarazione dei redditi, soltanto le rendite catastali degli immobili – annotava scrupolosamente le entrate dei suoi affitti in un registro manoscritto, grazie al quale i finanzieri hanno potuto ricostruire in quasi 400 mila euro i compensi non dichiarati.
Sono notevoli i numeri emersi dall’offensiva della Guardia di finanza contro gli affitti in nero. La lotta all’evasione passa infatti anche dal contrasto a questo tipo di illegalità fiscale, in particolare in una città universitaria per antonomasia come Roma. A condurre questa lotta in prima linea ci sono le Fiamme gialle, che hanno stretto un patto antievasione con Regione, Università e Comune. L’obiettivo è duplice: da un lato smascherare i cittadini fiscalmente disonesti che evitano di pagare le imposte sfruttando gli studenti; dall’altro, attraverso una massiccia campagna di informazione sui rischi legati al mercato nero degli affitti, fornire agli studenti “tanti buoni consigli” per cogliere al volo agevolazioni, benefici, opportunità spesso poco conosciute. La strategia è chiara: più peso all’intelligence e alle sinergie, meno controlli di massa. La condivisione e l’incrocio con Regione, Comune, Università, Laziodisu, Aa.ss.ll. e Ama di decine di banche dati hanno consentito di selezionare centinaia di situazioni caratterizzate da indici di “pericolosità”. In particolare sono stati analizzati i dettagli riferiti alle registrazioni dei contratti d’affitto: dall’allaccio delle utenze (luce, gas, acqua) all’Imu, dalla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani alla residenza, dagli assistiti fuori sede che richiedono il medico di base a Roma agli accessi presso le biblioteche universitarie e molti altri dati ed elementi che sono, comunque, memorizzati telematicamente. Il ritratto che emerge dagli accertamenti è desolante e fa degli studenti l’obiettivo preferito di un mercato ingordo, caotico e senza regole.
Gli 847 controlli sinora svolti, hanno già consentito di accertare un’evasione di oltre 11 milioni di euro: soltanto il 35% degli studenti aveva stipulato un regolare contratto di affitto. Gli altri, al 20% non avevano alcun atto che certificasse la locazione, al 35% a ffermavano di essere stati ospitati da terzi ed al 10% erano, invece, proprietari di casa. Le richieste di affitto vanno da 350 euro ai 550 euro al mese a posto letto, talvolta in camere doppie/triple e di pochi metri quadri. In questo sottobosco di “illegalità immobiliare” - in cui, spesso, si annidano anche sacche di degrado - non mancano storie ai limiti dell’immaginazione. Tra i casi singolari quello di un ottantenne con un patrimonio immobiliare di 41 appartamenti, del valore complessivo di oltre 12 milioni di euro. Affittava a tutti: studenti, pensionati ed extracomunitari, evitando sempre, accuratamente, di pagare le imposte. Spesso il contratto d’affitto c’era, l’inquilino pagava il canone, ma il locatore, allergico al fisco, si “scordava” di registrarlo. Immediatamente è scattata, da parte delle Fiamme gialle della compagnia di Pomezia, una verifica fiscale, a conclusione della quale è stato appurato che lo “smemorato”, in 9 anni, dal 2002 al 2011, si era dimenticato di “segnalare” un imponibile pari a 4 milioni di euro, oltre ad evadere l’imposta di registro sui contratti di locazione per oltre 35mila euro. L’evasore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per violazioni alla normativa penale tributaria avendo di gran lunga superato le previste soglie di punibilità.
Non solo repressione, ma anche prevenzione tra le attività messe in campo nell’ambito di questo patto antievasione. In concomitanza con l‘inizio dell’anno accademico è stata avviata una massiccia campagna di informazione e prevenzione rivolta alle oltre 50.000 matricole degli Atenei di Roma che iniziano ora il loro percorso di studi. E’ infatti in corso di distribuzione un vademecum, dal titolo “Studia e Vivi Roma” - disponibile anche su internet -volto a fornire preziose indicazioni su come trovare casa senza “sorprese”, evitando gli affitti in nero; conoscere dove si trovano - e come accedere - agli alloggi che Laziodisu mette a disposizione degli studenti; utilizzare agevolazioni ed opportunità spesso poco conosciute, come benefici fiscali, contratti concertati, fondo di locazione, etc. ed, infine, grazie ad informazioni pratiche e recapiti utili, ad orientarsi e districarsi nella giungla degli affitti chiedendo aiuto alle istituzioni. I cittadini avranno ora la possibilità di segnalare situazioni d’interesse direttamente alla guardia di finanza che, per l’occasione, ha creato una casella di posta elettronica a loro dedicata: helpaffitti.roma@gdf.it.