Ostia, aggrediti cinque operatori sanitari al pronto soccorso del Grassi
Di Maria Grazia Stella il 16/02/2025
Il gravissimo episodio, avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato, ha coinvolto quattro infermieri e un oss che hanno terminato il turno di lavoro. I carabinieri hanno arrestato un 59enne. La solidarietà del presidente Rocca
Ostia (Rm) – Nuova aggressione al personale sanitario di una struttura pubblica della Regione. Stavolta è accaduto al pronto soccorso dell’ospedale Grassi di Ostia dove un uomo di 59 anni ha aggredito con calci e pugni cinque operatori sanitari, quattro infermieri tra cui due donne, e un oss, refertati in seguito con 15 giorni di prognosi. I sanitari hanno comunque terminato il proprio turno di lavoro, prima di sporgere denuncia per l'aggressione.
Il gravissimo episodio si è consumato nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 15 febbraio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Vitinia e del nucleo radiomobile della Compagnia di Ostia che, allertati dalla vigilanza, hanno arrestato l’uomo.
Che cosa è accaduto
Secondo quanto si apprende, l’uomo, che si sarebbe presentato e sarebbe stato fatto entrare due volte per visitare la madre ricoverata nel nosocomio lidense, all’invito di un’infermiera di non sedersi su un lettino, avrebbe reagito scagliandosi contro di lei con estrema violenza sferrandole un calcio sul volto. Per la donna, colpita in pieno viso, si sono resi necessari alcuni punti di sutura sul labbro.
I colleghi della vittima, intervenuti in suo soccorso, sarebbero a loro volta stati aggrediti dal 59enne, con precedneti, che appariva in stato di alterazione e, comunque, particolarmente violento. Sarebbe occorso del tempo prima di riuscire a bloccarlo. Gli operatori hanno comunque concluso il proprio turno di lavoro nel presidio ospedaliero.
L’intervento dei carabinieri
Nel frattempo, allertati dalla vigilanza presente da oltre un anno all’ingresso del pronto soccorso, sono intervenuti i carabinieri che hanno fermato il 59enne con l’accusa di lesioni aggravate, interruzione di pubblico servizio di pubblica utilità e porto abusivo d’arma da offesa poiché nell’auto hanno rinvenuto un coltello a scatto. L’uomo è stato condotto a Regina Coeli in attesa della convalida domani, lunedì 17 febbraio.
La solidarietà del presidente Francesco Rocca
“Piena solidarietà agli operatori sanitari dell'Ospedale Grassi di Ostia per la vile aggressione subita ieri, nel tardo pomeriggio, all'interno del Pronto Soccorso della struttura, perpetrata da parte di un utente” è stata espressa dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. “Queste violenze devono finire, non smetteremo mai di dirlo a gran voce e di fare tutto il possibile per arginare l'odioso e insensato fenomeno. Un plauso particolare all'Oss e ai quattro infermieri coinvolti che, nonostante la delicata situazione, hanno continuato a garantire il loro servizio e hanno deciso di sporgere denuncia soltanto alla fine del turno di lavoro. Siamo e saremo sempre al fianco - con gratitudine - di chi presta un fondamentale servizio in favore della collettività” ha sottolineato il governatore.
Asl Roma 3: “Garantiremo il supporto psicologico e legale al nostro personale”
“La Direzione Aziendale della Asl Roma 3 esprime solidarietà e vicinanza al personale sanitario del Grassi per la vile aggressione subita nella giornata di ieri all'interno del Pronto Soccorso. – comunica in una nota l’Azienda – che ringrazia “sentitamente i cinque operatori che, dopo quanto successo, sono rimasti in ospedale fino alla conclusione del turno di lavoro, oltre alla Vigilanza e alle Forze dell'Ordine intervenute prontamente”.
“Al nostro personale garantiremo da subito non solo il supporto psicologico ma anche quello legale, necessari per affrontare insieme la vicenda e per fare in modo che ci siano ancora maggiore tutela e sicurezza all'interno delle nostre strutture sanitarie" conclude la nota della Asl.
Ugl Salute: “Il posto di lavoro come una trincea”
“Il posto di lavoro come una trincea. E’ così che vivono gli operatori sanitari oggetto costante di episodi di violenza ai loro danni. Come quello accaduto nel pomeriggio di ieri all’Ospedale Grassi di Ostia dove il figlio di una paziente, in evidente stato di alterazione, ha aggredito selvaggiamente colpendoli con ferocia due medici e tre infermieri. Per lui, in possesso anche di un coltello rinvenuto nella sua automobile, è scattato l’arresto in flagranza di reato, come stabilito dalle nuove norme. Che però, è palese, non fermano l’escalation di folle violenza nei confronti dei professionisti della salute”. Lo dichiara in una nota Gianluca Giuliano, segretario Nazionale della UGL Salute.
L’esempio della Lombardia per la sicurezza dei sanitari
“Il rischio di vedere trasformare in tragedie queste, come già accaduto, aggressioni è altissimo. Per questo chiediamo al Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca di andare oltre alle parole di sdegno e di assumere tutte le iniziative per la difesa di questi lavoratori. Bisogna rafforzare la presenza delle forze dell’ordine in prossimità dei reparti più a rischio, verificare il funzionamento degli impianti di videosorveglianza ove presenti e predisporne l’istallazione se assenti, prendere esempio dalla Lombardia che sta sperimentando braccialetti antiaggressione in dotazione a tutti gli operatori collegati con le centrali operative. Non c’è più tempo bisogna attivarsi con la massima celerità per la sicurezza degli operatori” conclude Gianluca Giuliano.
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