Ostia - Un’altra azione del Municipio X contro l’abusivismo sulle spiagge. Alla presenza della sindaca di Roma Virginia Raggi e della Presidente Giuliana Di Pillo, ruspe in azione alla spiaggia ex Arca di Lungomare Amerigo Vespucci.

Una volta rimossi tutti i detriti (e quanto resta di dimore improvvisate ancora ben visibili) un’altra spiaggia libera sarà consegnata ai cittadini.


"Sì al lungomare, no al lungomuro. Restituiremo il mare di Roma ai cittadini. Questa mattina - dichiara la sindaca - siamo ad Ostia dove è iniziata la demolizione delle strutture abusive dell’ex stabilimento “L’Arca”. Riqualificheremo quest’area: diventerà una nuova spiaggia libera".

E a proposìto di spiagge libere, la
Sindaca e la Presidente hanno effettuato un sopralluogo anche alla cosiddetta “spiaggetta” situata a piazza Sirio e che dopo l’iter amministrativo e giudiziario, è tornata alle origini e cioè libera. Qui, dove anni fa era stato dato in concessione un chiosco via via negli anni era stato approntato un vero e proprio appartamento nascosto da lamiere. Con tanto di frigorifero, letti, cucina e scaldabagno. Una volta bonificata l’area, la “spiaggetta” è diventata il primo esempio di arenile denominato con un colore: spiaggia grigia.


Il municipio X ha infatti deciso di colorare le passerelle delle spiagge così da dare loro un nome. E quindi ci sarà la spiaggia azzurra, la rosa etc.

LA STORIA

Un’area demaniale marittima in un primo momento data in concessione alla ex Colonia Marina da ricondurre agli anni ’50. Da quel momento è stato un susseguirsi di concessioni, di provvedimenti che alla fine degli anni ’60 facevano riferimento alla cosiddetta “legge ponte”. E poi ancora alla fine degli anni ’70 arriva una concessione edilizia con la quale si stabiliva la realizzazione di manufatti in legno amovibili.

Così non è stato e nel tempo l’abusivismo l’ha fatta da padrone. Un’altalena di decisioni fino ad arrivare all’abbandono totale della spiaggia diventata una baraccopoli dove trovarono rifugio oltre 40 sbandati. La scorsa estate la spiaggia era stata interdetta alla pubblica fruizione perché pericolosa. L’ultimo episodio, l’incendio lo scorso 23 dicembre.

E dopo un lungo iter politico-amministrativo a seguito della non legittimità di permessi per costruire in sanatoria, ecco l’abbattimento e la restituzione ai cittadini di una spiaggia libera. Le uniche strutture inamovibili che resteranno in piedi sono gli ombrai perché realizzate con titolo abilitativo nel 1956.