Ostia - Al via tra numerose polemiche i lavori per rendere definitiva la pista ciclabile sul lungomare di Ostia. Il cantiere dovrebbe partire all'inizio della prossima settimana, come ha annunciato ieri l'assessore municipale alla sicurezza e all'ambiente Alessandro Ieva, ed interessare, inizialmente, il tratto compreso tra piazzale Magellano e la Rotonda in via Cristoforo Colombo. 

Ma per esprimere grande contrarietà alla realizzazione della ciclabile domani, sabato 5 giugno, dalle ore 9 alle 13, in piazza Tor San Michele si terrà una raccolta firme organizzata da Massimiliano Metalli "CAD metropolitano"  e Maricetta Tirrito "Laboratorio una donna".  "Non vogliamo protestare. - spiegano i promotori, che hanno dato vita anche ad un bamchetto in viale Vasco de Gama - Vogliamo che venga urgentemente modificato il progetto della pista ciclabile. Questa pista ciclabile - sottolineano -  oltre ad essere un pericolo per i pedoni e ciclisti, è un ostacolo per il passaggio dei mezzi di soccorso che rimangono incolonnati per causa del blocco della circolazione degli autoveicoli. I cittadini meritano di più"

“La ciclabile imposta dai 5 stelle congestiona il traffico sul litorale; code all'altezza delle spiagge, motori accesi, inquinamento e caos che ostacola a volte anche i mezzi di soccorso o gli interventi di pubblica sicurezza”,  interviene il consigliere capitolino della Lega Davide Bordoni che aggiunge: Rendere definitiva la pista ciclabile vuol dire non ascoltare le richieste dei residenti e non conoscere i problemi del territorio: file interminabili in molti tratti dove non ci si può fermare neppure un attimo per scendere e accedere al mare, parcheggi sottratti ai cittadini e quelli messi lungo strada rendono impossibile e pericoloso accostare. Ecco il capolavoro dei 5 stelle che continuano a fare becera propaganda con una realtà assolutamente diversa dal loro punto di vista. Tutto questo dovrebbe essere definitivo? La ciclabile si presenta scomoda anche per le esigenze degli operatori commerciali e turistici. Il lungomare è una strada molto utilizzata e romani e residenti non hanno alternative, parliamo dell'unica arteria che collega Ostia alla Colombo. I modi per fare una ciclabile andavano studiati e non imposti dall'alto. Questa iniziativa ha scontentato tutti paralizzando Ostia nei weekend e nei giorni di festa”.

"I fatti parlano chiaro, - aveva replicato nei giorni scorsi l'assessore Ieva -  questa Amministrazione sta realizzando progetti strutturali per realizzare nuove piste ciclabili con l’obiettivo di creare una rete interconnessa a vantaggio della mobilità sostenibile. ... inizieremo i lavori per rendere definitiva la pista ciclabile sul lungomare di Roma, 5 km compresi tra la Rotonda di Via Cristoforo Colombo e Via Giuliano da Sangallo, i cui pareri degli enti competenti sono tutti favorevoli e i lavori finanziati, su questo c’è poco da discutere".

"Non siamo abituati a fare chiacchiere, né a correre dietro le provocazioni, i 2.7 milioni di euro per realizzare l’anello ciclabile di Casal Palocco non sono banconote del monopoli, come non lo sono i 650.000 euro derivanti dal bilancio partecipativo destinati alla nuova pista ciclabile da realizzare sul lungomare Amerigo Vespucci e che si collegherà a quella definitiva in corso di realizzazione. A questi - spiega Ieva - vanno aggiunti i 283.000 euro finanziati per la realizzazione del prolungamento della pista ciclabile da Ostia Antica ad Ostia Lido, oltre l’ampliamento per l’adeguamento a norma della pista ciclabile da Via Giuliano da San Gallo a Piazza Scipione Africano per 500.000 euro".

"Per rispondere alle tante richieste delle associazioni ambientaliste e dei ciclisti e a supporto della mobilità sostenibile, vogliamo che ci sia un cambio di passo anche negli uffici tecnici affinché nelle progettazioni per le manutenzioni stradali siano comprese piste ciclabili e corsie ciclabili. Da chi si erge a portatore di interessi collettivi a seconda del cappello che porta ed invece si rivela il solito tuttologo di turno, non accettiamo nessuna lezione. Sulla ciclabilità di questo territorio negli anni è stato fatto poco o nulla e quello realizzato anche non a norma. A tutti gli avvelenatori di pozz
i - conclude l'assessore - consiglio di consultare il sito cosefatteneldecimo.it magari troveranno elementi utili per ridurre al minimo le loro chiacchiere da bar".