XIII municipio, CasaPound lancia il piano anti-allagamenti
Ostia – Sarà presentato nelle prossime settimane il Piano anti-allagamenti XIII messo a punto da CasaPound litorale. Da oggi il progetto è intanto disponibile sul web.
Il documento ha lo scopo di richiamare l’attenzione dei cittadini i di Ostia sul tema degli allagamenti, un problema che affligge ciclicamente il territorio soprattutto come conseguenza dei temporali e delle forti piogge.
“Riteniamo vergognoso l’atteggiamento con cui viene affrontato il problema dalle varie amministrazioni locali che si sono succedute nel tempo: interventi in somma urgenza, con tutti i clientelarismi che facilmente comporta, sono gli unici provvedimenti che riuscite a mettere in campo senza però avviare studi che permettano di affrontare il problema con un atteggiamento tecnico consapevole”, spiega Luca Marsella, responsabile di Cpi litorale.
Per questa ragione è stato un documento in cui il movimento si augura che “questa ennesima azione costringa le forze competenti ad intervenire seriamente essendo tutti ormai stanchi di subire anni di mal-servizi, che si ripetono sempre uguali a se stessi".
Dopo uno studio storico e geologico, il piano, redatto da Fabrizio Manico, laureando in scienze geologiche, passa ad una analisi sui rischi di allagamento del territorio di Ostia e del XIII per poi arrivare alle proposte di CasaPound Italia.
"Anche in questo caso”, prosegue Luca Marsella, “abbiamo cercato di fornire soluzioni concrete e perfettamente realizzabili. Il piano anti-allagamenti verrà inserito nel programma della lista civica che CasaPound presenterà alle prossime elezioni comunali e nel XIII Municipio”.
Innanzitutto sarà proposta la sostituzione del vecchio ed impermeabile manto stradale con uno di tipo drenante, paragonabile a quello delle autostrade. Quindi la proposta è quella di avviare uno studio in tecnologia dei materiali che considerino la capacità drenante dell’asfalto, variando la pezzatura degli inerti o le proprietà leganti dei bitumi, in condizioni urbane. Tra l’altro lo studio potrebbe essere commissionato ad uno degli atenei di Roma.
"Essendo la superficie drenante un’importantissima condizione di drenaggio delle acque”, continua il responsabile, “riteniamo utile creare delle vere e proprie trincee drenanti cioè degli scavi a profondità variabile, riempiti con materiale a granulometria idonea, per esempio una mistura di ghiaia con sabbia, lunghe anche diversi metri. Non meno importante è la manutenzione”.
Le trincee drenanti ed i tombini della città sono ovviamente soggetti a perdita delle loro funzioni nel tempo in particolar modo a seguito della sporcizia che si accumula, tra cui foglie e buste. È evidente che intasandosi le vie di scolo, l’acqua è costretta a cercare altre vie di deflusso fino a fermarsi ed accumularsi creando come minimo pozzanghere, fino ad arrivare a veri e propri laghi.
CasaPound ritiene quindi necessaria un’opera di pulizia continua e programmata soprattutto durante i mesi piovosi. Infine CasaPound esige che le tecniche di previsione meteo siano intimamente legate ai sistemi di allerta intensificando la manutenzione in occasione di perturbazioni previste e avviando anche una pianificazione di protezione civile.
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