Anffas di Ostia: “No al progetto “Non più disabili””
Ostia – L’Anffas di Ostia aderisce con forza ed entusiasmo alla mobilitazione del coordinamento delle consulte H di Roma. E informa della propria presenza al presidio permanente che si svolgerà in via Veneto a partire dalle 9 del 14 settembre. Un presidio aperto per protestare ininterrottamente, giorno e notte, contro il disegno del governo “Non più disabili finalmente”.
“Un piano vergognoso che, se attuato, colpirà in maniera pesantissima il mondo della disabilità, eliminando in un colpo solo tutte le conquiste frutto di 50 anni di lotte. L’integrazione, parola tanto abusata quando si parla della disabilità, verrà spazzata via. Verranno colpiti l’indennità di accompagno, l’assistenza domiciliare”, dichiara Ilde Narducci, presidente dell’associazione di via del Sommergibile.
“Tutto questo nel silenzio generale, facendo passare il disegno come un atto di equità e giustizia sociale e i disabili per una massa di farabutti che in questi anni si è arricchita sulle spalle del Paese, con presunti privilegi di cui non si aveva e non si ha diritto. Verranno tassate e tartassate le famiglie dei disabili, accollando interamente su di loro e sulle tante associazioni che in questi anni hanno rappresentato una terza gamba per lo Stato il peso di una condizione che richiede sforzi economici ingentissimi”, prosegue la presidente Narducci.
“Il governo ha deciso di tirarsene fuori. Il governo ha deciso di tagliare della metà rispetto a tre anni fa i fondi a disposizione del Comune di Roma. Il che significa morte del terzo settore e del mondo della disabilità. L’Anffas di Ostia fa pertanto proprie le tre richieste avanzate dal coordinamento delle consulte H di Roma”.
L’associazione chiede che i fondi destinati al sociale destinati ai Comuni siano indirizzati, separandoli così dal resto del bilancio, in modo da avere la garanzia che né il governo, né i comuni potranno toccare a qualsiasi titolo e tagliare i fondi. E poi che il Parlamento passi tutte le leggi sulla disabilità dal possono al debbono: infatti oggi le leggi nazionali sono state costruite pressoché tutte specificando che i Comuni possono erogare servizi purché sussistano risorse disponibili”.
L’associazione chiede inoltre che il governo, accertata la grande tragedia che colpirà i disabili romani, si impegni a restituire, con apposito fondo, 45 milioni di euro inopportunamente sottratti al bilancio. “Qui si parla della sopravvivenza di migliaia e migliaia di persone con disabilità e di persone che operano ogni giorno con abnegazione per sostituirsi a uno Stato latitante. Quello stesso Stato che oggi vuole chiamarsi definitivamente fuori, dandoci un calcio e lasciandoci così in balìa di noi stessi”.
L’Anffas di Ostia metterà a disposizione degli interessati il pullmino dell’associazione. Per prenotazioni telefonare al 348.4348306.
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