Ostia antica – A rischio cedimenti la pista ciclopedonale in via del Collettore primario, a Ostia antica. A denunciare la situazione è Gaetano Di Staso dell’associazione Salviamo Ostia antica. “Dalla sua consegna, la ciclabile non ha avuto vita facile perché da subito si sono evidenziate le difficoltà di gestione e manutenzione”, spiega Di Staso.

“Realizzata con soldi pubblici, e data poi in consegna al Comune di Roma, la pista ha vissuto nel corso degli anni un lento deterioramento. Assente la presenza del Servizio Giardini per quanto riguarda la manutenzione del verde lungo il suo percorso di circa due chilometri, senza dimenticare la mancanza di chi per competenza avrebbe dovuto curarne la pulizia visto che oggi è invasa da deiezioni canine e buste di rifiuti casalinghi tanto che molto spesso la bonifica è stata effettuata da cittadini volenterosi e dal locale comitato di quartiere”, prosegue l’esponente dell’associazione.

Secondo quanto riferisce Gaetano Di Staso, inoltre, “da tempo poi vengono segnalati smottamenti della pista verso l'argine del Canale Collettore Primario, con significative crepe nel manto di asfalto, fino ad arrivare ai nostri giorni, dove una considerevole parte della ciclabile sta mostrando seri e pericolosi segni di cedimento, con l'apertura di piccole voragini e sostenute crepe lungo buona parte del suo asse”.

“E’ evidente la preoccupazione dei fruitori, tra cui molti bambini, per questa anomala, nuova situazione in un territorio sempre più abbandonato e lasciato all'incuria dalle istituzioni”, sottolinea Gaetano Di Staso: “transennare l'area non risolve quella che è una situazione davvero preoccupante: l'arrivo dell'inverno e le probabili "bombe d'acqua" potrebbero compromettere la stabilità della ciclabile, ormai ridotta ad un colabrodo e ad una striscia di asfalto piena di crepe, piccole voragini con evidente instabilità diffusa. Ci auguriamo che si provveda ad intervenire in maniera veloce per riportare sicurezza ad un’opera nata con prospettive diverse, ad uso e consumo dei cittadini”, conclude.