Ostia antica, abbattuti 14 pini storici. Possanzini: "Ennesimo sfregio al nostro territorio"
Quasi 3 anni senza muovere un dito salvo poi avviare le motoseghe per abbattere 14 pini storici presenti lungo questo breve quanto meraviglioso tratto di strada. Se erano alberi a rischio crollo, come qualcuno racconta, perché per più di 3 lunghi anni nessuno si è preoccupato di mettere in sicurezza quegli alberi evitando possibili tragedie? Se non erano alberi a rischio crollo, visto che per 3 anni l’amministrazione se ne è completamente disinteressata, perché oggi si dà mano alle motoseghe per abbattere 14 pini storici del nostro territorio? Perché non si è cercato di salvaguardare questi pini invece di procedere all’abbattimento? Furbescamente nelle autorizzazioni si parla di riqualificazione ambientale e di “sostituzione” di esemplari di Pinus pinea ma del piano di riqualificazione e sostituzione nessuno sa nulla, nessuno ne parla.
Non va dimenticato che l’area in questione ricade all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, più specificatamente siamo in area di tipo 1 è cioè un’area di rilevante interesse naturalistico, paesaggistico e culturale con limitato grado di antropizzazione. Perché invece di preservare queste alberature si è deciso di abbatterle senza passare dal via? Sono tutte domande a cui questa Amministrazione di “grillini”, anzi di “termiti” vista la disinvoltura con cui si chiudono gli occhi sugli abbattimenti delle aberature, vedi anche quanto accaduto nella Pineta di Procoio, dovrebbe rispondere puntualmente invece di far finta di nulla. Proprio per l’alto valore culturale, storico ed ambientale, quel tratto di strada che si affaccia sul Castello di Giulio II e sul Parco dei Ravennati doveva essere caratterizzato dal progetto per la realizzazione di un’isola ambientale.
Diventa quindi ancor più incomprensibile la scelta di abbattere dei pini secolari, storici, che potevano semplicemente essere messi in sicurezza e rimanere quindi patrimonio ambientale della città. Chi scende dal treno Roma Lido e decide di recarsi agli scavi di Ostia Antica o semplicemente decide di recarsi a prendere l’autobus per entrare nel centro abitato, sempre ammesso che abbia la fortuna di poter attraversare il ponte perdonale di Ostia Antica e cioè una mostruosa barriera architettonica in acciaio, si troverà davanti un paesaggio agghiacciante, spettrale, fatto di mozziconi di alberi abbattuti.
L’Amministrazione in carica sceglie di disinteressarsi delle barriere architettoniche presenti nella Stazione di Ostia Antica, nonostante una sentenza di condanna a seguito della denuncia dell’Associazione Luca Coscioni, e di armare le motoseghe per abbattere un pezzo del nostro patrimonio ambientale. Faremo accesso agli atti per portare nelle sedi competenti tutti i nostri rilievi relativamente a questo feroce abbattimento di alberature operato all’interno di una delle aree più belle del mondo: Ostia Antica. L’ennesimo sfregio sul volto di Ostia Antica, speriamo sia anche l’ultimo".
Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio
Tags: entroterra