Ostia antica, Assogna: “Socialismo europeo per uscire dalla crisi”
Ostia antica – Rafforzare il socialismo europeo per uscire dalla crisi. Il tema di fondo della prossima campagna elettorale sarà l'Europa, da cui discendono le scelte economiche e sociali per aprire la strada alla crescita e allo sviluppo. Lo sostiene Gioacchino Assogna, segretario socialista del municipio XIII.
“Senza un cambiamento del modello europeo, chiunque sarà chiamato a governare, si dovrà misurare con le direttive neo-liberiste e di austerità imposte dalle forze del centro-destra di Barroso e della Merkel, che stanno impoverendo e aggravando le condizioni di tanti lavoratori e cittadini europei”, spiega Assogna.
“Non a caso il dibattito politico nel nostro paese si sta concentrando sulla adesione o meno all'agenda Monti da valere anche per il prossimo governo che nascerà dopo le elezioni. Inevitabilmente”, sottolinea, “la divaricazione tra il Pd di Bersani e Sel di Vendola sono destinate ad accentuarsi, essendo l'uno fortemente legato ai provvedimenti di Monti e l'altro, dall'opposizione, decisamente contrario alle leggi approvate da questo governo”.
“Le ripercussioni evidenti ci saranno anche nel rapporto con l'UdC di Casini, che sempre di più gioca ad un ruolo autonomo e non scontato di alleanza di governo, confermato dalla scelta di puntare ad un Monti-Bis. Peraltro”, prosegue l’esponente socialista, “la mancanza di chiarezza sul tipo di legge elettorale e l'esplosione della rabbia sociale con una stagione autunnale infuocata, come anticipata dalle forti manifestazioni dei lavoratori sardi dell'Alcoa e del Sulcis”.
“In questo quadro le spinte populiste e anti-sistema dei vari Di Pietro, Grillo e della Lega, rischiano di provocare una situazione densa di tensioni e scontri viscerali, nei quali il richiamo ai diritti dei lavoratori e alle prospettive dei giovani è più strumentale che reale. Il parlare in termini semplicistici dell'uscita dall'euro, come fanno Grillo e la Lega Nord, e i ricorrenti attacchi di natura squisitamente politica contro il presidente Napolitano da parte di Di Pietro e del Fatto quotidiano, cui fanno eco la stampa berlusconiana (Panorama, Libero e Il Giornale), servono ad alimentare le spinte populiste per indebolire e sgretolare le Istituzioni Democratiche”, continua Assogna.
“Il rischio? Allontanare l'impegno per confrontarsi su proposte e programmi capaci di tracciare un percorso in direzione del lavoro ai giovani, della crescita con il recupero del potere di acquisto dei salari e delle pensioni, la riduzione dei costi della politica e della pubblica amministrazione, l'abbattimento del pesante debito pubblico, la eliminazione dei gravissimi fenomeni di corruzione pubblica e privata, unitamente alla più efficace lotta all'evasione fiscale”, conclude: “è chiaro che ci vuole più forza dei socialisti per vincere in Italia e in Europa”.
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