Ostia antica, Bondi: “A cosa servono le nuove scoperte se non sono sfruttate?”
Ostia antica – “Sorpresi e felici per la nuova scoperta dalla quale si apprende che l’area archeologica di Ostia antica è più grande di Pompei”. Lo dichiara Paolo Bondi, presidente del comitato di quartiere Ostia antica-Saline, commentando la notizia diffusa nei giorni scorsi dalla sopraintendenza ai beni archeologici di Roma. “La notizia è rimbalzata su tutti i media, soprattutto nazionali, e questo ci ha fatto riflettere: non vorremmo infatti che questa scoperta sia stata resa nota in questo momento e con questa enfasi perché il governo reperirà soldi europei e che l'attenzione era solo su Pompei e Ostia Antica era stata esclusa? Con tutto il rispetto a noi fa piacere che arrivino soldi per il nostro sito ma l'esperienza ci ha insegnato che ogni volta si è beneficiato si sono fatti interventi mirati e non utili né per i cittadini né tanto meno per il turismo”, spiega Bondi: “Vorremmo che l’interesse che oggi ha portato Ostia Antica alla ribalta fosse un punto di partenza per pianificare una strategia di rilancio per un vero turismo, quindi non solo scavi ma una visione diversa dove rivedere l'urbanistica, l'accoglienza, il decoro e la possibilità di fare impresa. Queste meraviglie che noi abbiamo andrebbero vendute in tutto il mondo. Quindi lanciamo un appello sia alla Regione che al Comune per cercare una collaborazione fruttuosa con chi amministra gli scavi. Tutte questa scoperte se non sono condivise e sfruttate a cosa servono?”, conclude.
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