Ostia antica – “Riaprire al pubblico il castello rinascimentale di Ostia antica, inspiegabilmente chiuso da altre un anno”. La denuncia arriva dal coordinatore romano di Forza Italia Davide Bordoni e riguarda uno dei monumenti più belli del litorale romano ma ancora poco conosciuto: si tratta del castello che Giuliano della Rovere, quando era vescovo di Ostia, fece costruire come presidio sul Tevere.


IL CASTELLO - “Il castello, che si trova all’interno del Borgo di Ostia Antica - spiega Davide Bordoni- ha grandissime potenzialità turistiche sia per la sua bellezza e interesse architettonico, sia perché sorge a poche decine di metri dall’area degli scavi archeologici. Questi ultimi, con oltre 800mila ingressi l’anno, risultano al 17esimo posto tra i musei più visitati d’Italia. E in tantissimi, infatti, ogni giorno dagli scavi si spingono all’entrata della rocca nella speranza di poterla visitare. Non ultimo, Ostia antica si trova a pochi minuti di strada dall’aeroporto internazionale di Fiumicino e con una giusta promozione potrebbe diventare un must tra le mete turistiche”.


LA CHIUSURA – “Da oltre un anno il monumento risulta ufficialmente chiuso per restauro, sebbene non vi sia traccia di alcun tipo di intervento in corso né di ingresso o uscita di personale. Ma già in passato le aperture erano rare, ridotte a poche giornate al mese. Spesso si parla di spese di gestione degli spazi culturali. Beh, viste le lunghissime file di turisti nelle rare occasioni di visita, sono convinto che, anche con un biglietto di ingresso di pochi euro, il castello di Giulio II sarebbe in grado di autofinanziarsi”, continua l’esponente azzurro.


L’INTERROGAZIONE – “E’ una follia tenere chiuso questo monumento a altissimo potenziale turistico e che con l’interesse che è capace di generare può autofinanziarsi. Basterebbe il pagamento di un biglietto di pochi euro a sostenere le spese per il personale addetto all’apertura del monumento. Convinto della necessità di riaprire il Castello, tramite un deputato di Forza Italia, l’on. Francesco Maria Giro, abbiamo anche presentato un’interrogazione al Ministro Franceschini”.


IL VIDEO – “Lo scorso anno la Regione Lazio realizzò un video sugli scavi e sul borgo di Ostia Antica, proiettandolo nel padiglione Italia dell’Expo’. Un bellissimo omaggio, emozionante… Peccato che il castello, durante l’ultimo anno non è stato visitabile”, conclude Davide Bordoni.
(video di visitlazio https://www.youtube.com/watch?v=7rPHHyB7mpU dal min 2:07)


IL CASTELLO DI GIULIO II (dal sito della Soprintendenza di Roma
http://archeoroma.beniculturali.it/siti-archeologici/castello-giulio-ii)

Nel 1483 il vescovo di Ostia cardinale Giuliano della Rovere, futuro papa Giulio II, iniziò la costruzione del castello di Ostia. Il fortilizio inglobò la più antica torre circolare, edificata nel 1423-24 da papa Martino V Colonna, che divenne il mastio della nuova costruzione. Nella rocca aveva sede la dogana pontificia, che regolava il pagamento delle gabelle per le merci che arrivavano a Roma via mare.


Asceso al soglio pontificio, Giulio II (1503-1513) ordinò importanti trasformazioni: fu costruito sul lato occidentale del cortile, ristrutturando alcuni ambienti di epoca borgiana, un vero e proprio appartamento papale. I tre piani dell’edificio furono collegati da uno scalone monumentale, affrescato, secondo i recenti studi, da Baldassare Peruzzi con alcuni collaboratori tra cui il lombardo Cesare da Sesto. Alla fine del conflitto tra la Francia e la Spagna la rocca di Ostia nel 1556 subì un famoso assedio da parte degli spagnoli, che procurò non pochi danni alla struttura.


L’anno dopo, nel 1557, in seguito ad una clamorosa piena, il Tevere cambiò il suo corso venendo ad allontanarsi per seguire un nuovo tracciato, conservato ancor oggi. Ciò causò il trasferimento della dogana pontificia altrove. Nel XVIII secolo il castello fu usato come fienile e poi nel secolo successivo divenne una prigione per i forzati utilizzati come manodopera negli scavi dell’antica Ostia.

Dopo vari restauri operati nel corso del Novecento nel 2003 è stato realizzato un nuovo allestimento museale in alcune sale degli appartamenti papali e del mastio, esponendo la parte più significativa della collezione di ceramiche tardo medievali e rinascimentali, provenienti da scavi praticati nel secolo scorso all’interno del castello e del borgo.