Ostia antica: chiuso da dieci mesi il castello di Giulio II
Ostia antica – ‘Il castello rimarrà chiuso per lavori di restauro’. Questa la comunicazione scritta sul cartello che ormai dieci mesi fa indicava la chiusura del castello di Giulio II a Ostia antica. “Ad oggi nessun lavoro di restauro è stato portato a compimento, né all'interno né all'esterno del sito”, spiega Gaetano Di Staso, un residente e responsabile “Retake Roma Ostia Antica" e referente CdQ Ostia Antica-Saline". “Da oltre dieci mesi, come del resto sta avvenendo per tutto il borgo di Ostia antica, la struttura ha perso in prestigio e immagine nei confronti dei turisti italiani e stranieri e, cosa da non sottovalutare, centinaia di migliaia di euro di guadagni”, continua: “L'assordante silenzio dei Beni culturali, e della passata amministrazione, è un insulto alla cultura, oltre ad essere una mancanza di rispetto nei confronti dei residenti del Borgo e di tutti i cultori della storia della nostra bellissima regione. Forse qualcuno dimentica, o vuole dimenticare che Ostia antica è Roma, non una semplice periferia, ma una delle culle che hanno dato origine alla Roma imperiale che ha conquistato e civilizzato l'Europa".
“Forse è giunto il momento che il ministro Dario Franceschini, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino si impegnino per dare lustro ad un sito di importanza nazionale ed europea. All'interno del Borgo di Ostia Antica avanza senza sosta l'onda di degrado ed indifferenza istituzionale, a cominciare dalle impalcature che deturpano uno degli ingressi, in via Gesualdo, un mostro di acciaio arrugginito e palanche di legno ormai marcio, ennesimo esempio di mala gestione dei soldi pubblici. I vicoli, bellissimi, del Borgo, rischiano di sprofondare per un lento cedimento del manto pedonale, composto dagli storici "sampietrini", e per un lento degradare della rete fognaria ormai pericolosamente datata. La chiesa di sant'Aurea vive di se stessa, e grazie all'attenzione di padre Agostino che ne cura l’ efficienza e grazie anche al solidale contributo dei fedeli”, conclude.
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