Ostia antica - Dopo due giorni e due notti di profondi disagi finalmente alle sei di questa mattina nelle case dei residenti di Ostia antica e Saline l’acqua è tornata a sgorgare dai rubinetti. Dopo una serie di verifiche e prove tecniche a partire dalle ore 3.50 di questa notte, il servizio è stato ripristinato.


“A causa della terribile esperienza vissuta negli ultimi giorni, quando la resistenza e la sopportazione dei residenti sono state messe a dura prova, la sopportazione sembrava davvero al limite: sembra banale che nel 2015 ci si debba trovare in queste condizioni”, dichiara Gaetano Di Staso dell’associazione ‘Salviamo Ostia antica’. “Questa notte si poteva assistere a scene che ricordavano gli anni della guerra con file di persone armate di bottiglie e secchi, intente ad elemosinare l'acqua portata dalle autobotti. Infine”, conclude, “alle 5.10 i rubinetti che gorgogliano e l'acqua che va e viene: speriamo si tratti dell’ultimo guasto dopo quelli avvenuti negli ultimi due, tre anni”.


Ieri sera, fino a mezzanotte, i militanti di CasaPound hanno consegnato gratuitamente casse d’acqua in piazza Gregoriopoli ai cittadini dopo il guasto idrico che durava da martedì 6 ottobre.


Gioacchino Assogna, presidente del comitato ‘Sos soccorso cittadino’, in una lettera inviata al sindaco di Roma Ignazio Marino e al commissario prefettizio del X municipio, dottor Vulpiani, ha denunciato “la gravissima sottovalutazione organizzativa e comunicativa" di Acea nell’affrontare il problema del guasto alla rete idrica e della conseguente mancanza d’acqua in centinaia di abitazioni, negozi ma anche nelle scuole e negli altri esercizi pubblici. Chiusi persino gli scavi archeologici.



“I guasti sono all'ordine del giorno in molti settori, ma l'assenza di un bene primario come l'acqua, non può essere affrontato con leggerezza e superficialità per i gravi disagi causati ai bambini e alle persone anziane, agli esercenti e per le conseguenze causate dalla chiusura delle scuole, degli scavi e dei luoghi di aggregazione come i centri anziani”, spiega Gioacchino Assogna.


“Appresa la notizia del guasto alle 14.20 di martedì 6 ottobre abbiamo chiamato il Telefono verde dell'Acea ma ci hanno risposto che non sapevano se la squadra di pronto intervento era partita, invitandoci a richiamare. Alle 19.26, dopo 26 minuti di attesa, lo stesso Telefono verde non è stato in grado di fornirci informazioni sui lavori in corso e sui tempi di riattivazione”, prosegue, riferendo dei diversi tentativi di avere informazioni dai dirigenti Acea attraverso il ‘centralone’ del comune fino a recarsi sul luogo del guasto per parlare con gli operai. Insomma, disagi a non finire.


“Genitori che per rimediare una tanica d'acqua sono dovuti arrivare vicino all'ospedale Grassi, senza contare che moltissimi sono stati costretti a comperare l’acqua minerale. I maggiori disagi li hanno subiti anziani e bambini, privati dell’acqua calda per lavarsi”, aggiunge l’esponente del direttivo. E poi il traffico in tilt a causa della via dei Romagnoli allagata e ingorgata, con traffico alternato mentre il bus della linea 04 è stato deviato sull’Ostiense, lasciando priva di collegamenti un’area significativa compresa tra Ostia antica ad Acilia. “E' sperabile che tale situazione sia oggetto di attenzione e di provvedimenti che servano per altre eventuali analoghe circostanze, che non possono essere condizionate dalla ‘logica del risparmio’ in presenza di un bene primario. Gli esercenti danneggiati, inoltre, in particolare bar e ristoranti, si chiedono se sono previsti parziali rimborsi per i danni subiti”, conclude Gioacchino Assogna.