Ostia – Nuovo incontro con la storia dell’artigianato lidense domenica 21 ottobre ad Ostia. Dopo il seguitissimo incontro con il calzolaio storico Maurizio Carboni, l’Ecomuseo del litorale romano ospita Augusto Gheller, artigiano falegname al Lido dal 1955.

 

 

Giunto ad Ostia dalla provincia di Ancona, Augusto Gheller inizia molto giovane a prendere confidenza col mestiere che lo accompagnerà per tutta la vita. E’ solo un adolescente infatti quando il patrigno, Maestro d’Ascia, lo porta con sé ad imparare le prime tecniche di “affilatura” degli attrezzi, a conoscere le caratteristiche dei diversi tipi di legno.

 

 

Dal 1955 Augusto è ufficialmente apprendista, “ragazzo di bottega” come anche lui si definisce scherzosamente nell’intervista raccolta dall’Ecomuseo all’interno del progetto Archivio delle Genti, un contenitore audiovisivo di memoria avviato dalla CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio nel lontano 1978 e tutt’oggi attivo.

 

 

 

 Intervista che sarà in parte proiettata durante l’incontro di  domenica 21 ottobre alle 10.30 nella Sala Visioni dell’Ecomuseo, dove Augusto condividerà col pubblico presente quasi sessant’anni di professione e ci potrà svelare come – in un periodo così difficile per la nostra economia – un mestiere artigianale come quello del falegname è stato proseguito dal figlio, che ha rilevato recentemente lo storico negozio di via dei remi, vicino alla Stazione di Lido Centro.

 

La raccolta di memoria e l’incontro con i protagonisti della storia e della cultura artigianale sono solo alcune delle attività promosse ed organizzate dall’Ecomuseo insieme all’’Assessorato Attività Produttive Lavoro e Litorale di Roma Capitale, alla CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio  e all’etichetta  CinemaRicerca.

 

 

La selezione e la proiezione di documentari sull’artigianato e di importanti film a soggetto sul tema, arricchiscono un programma che prevede anche mostre di attrezzi, modellini, giocattoli in legno, e ancora immagini e fotografie presso il Polo Aurelio dell’Ecomuseo, situato nel Castello S. Giorgio.

 

 

Sabato 20 Ottobre alle 15.00 sarà proiettato il film Good Morning Babilonia (Italia, 1987) di Paolo e Vittorio Taviani, co-sceneggiato assieme al compianto Tonino Guerra.

 

Il film

Agli inizi del '900, il vecchio Bonanno, artigiano restauratore toscano, padre di sette figli, decide di ritirarsi dalla sua attività, poiché è entrata in crisi e lui non ha più la forza di reagire. I suoi figli, guidati dal primogenito Duccio, decidono di vendere tutto per poter pagare i debiti ed intraprendere altri lavori.

 

 

Gli ultimi due però, Andrea e Nicola, sempre uniti fin da piccoli anche negli avvenimenti più insignificanti, non accettano questa soluzione e con la benedizione del padre partono per l'America con la speranza di far fortuna col loro lavoro di artigiani. Purtroppo gli inizi non sono affatto facili: i due fratelli incontrano infinite difficoltà nonostante la loro buona volontà: sono costretti persino a fare i guardiani di maiali.

 

 

Successivamente hanno la fortuna di fare la conoscenza di un gruppo di operai italiani che stanno andando a lavorare nel padiglione italiano della grande esposizione universale di San Francisco. Nicola ed Andrea si uniscono al gruppo e alla fine del lavoro, la loro opera "La torre dei diamanti", viene elogiata da tutti per la sua estrosità e la sua perfezione. Nel frattempo il regista D.W. Griffith, in crisi dopo aver visto il notevole film dell'italiano Pastrone, "Cabiria", decide di iniziare un nuovo film, "Intolerance", e vuole che siano proprio gli italiani a realizzare le strutture del suo kolossal.

 

 

 

Nicola ed Andrea, con un imbroglio, si presentano sul set come capomastri, ma vengono ben presto scoperti, messi da parte e costretti ai lavori più umilianti. Ma ad aiutarli stavolta intervengono due ragazze, Mabel ed Edna: la prima è innamorata di Andrea, la seconda di Nicola. Poiché i due giovani hanno costruito di loro iniziativa un meraviglioso elefante di cartapesta, proprio come quello che Griffith va cercando da tempo per il suo film, le due ragazze riescono a mostrare le immagini di questo elefante al regista.

 

 

 

Questi, entusiasta dell'elefante e dei suoi ideatori, li vuole a lavorare con lui, e li prende a benvolere. E' finalmente la fortuna per Andrea e Nicola, che, sposate le loro donne, hanno successivamente ambedue un figlio; ma purtroppo Nicola perde la moglie Edna durante il parto.

 

 

La disperazione di Nicola divide i due fratelli. Iniziata la 1ª guerra mondiale Nicola decide di arruolarsi nell'esercito italiano, mentre Andrea si arruola in quello americano. Tutti e due si incontrano al fronte: colpiti a morte entrambi, prima di morire, lasciano ai figli la loro ultima immagine mediante una cinepresa militare che è vicino a loro sul campo.

 

 

L’iniziativa è realizzata dalla CRT Cooperativa Ricerca sul Territorio, ecomuseo del Litorale Romano, CinemaRicerca con il sostegno dell’Assessorato alle attività Produttive, al lavoro e al Litorale di Roma Capitale. Via del Fosso di Dragoncello, Ostia antica. Infoline 338.8572997.

 

 

Infoline 338.8572997 / 065650609 

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