Ostia antica – Emergenza randagismo ad Ostia antica e Saline dove sono avvistati dei cani che vagano in cerca di cibo e di un ricovero. Molti sono stati abbandonati: lo testimonia il collare che ancora portano. A segnalarne la presenza, in particolare nelle campagne, è Gaetano Di Staso, portavoce del locale comitato di quartiere.  “Il problema del randagismo selvaggio nel nostro quartiere  non è frequente, ma da qualche tempo ha avuto un aumento vertiginoso. In particolare dall'inizio dell'estate  scorsa. E poco prima delle festività, l'abbandono è stato ‘esponenziale’ nel quartiere. Questa non vuole essere "solo" una denuncia sociale, ma un accorato appello a chi si appresta ad acquistare un cucciolo di cane. Io stesso”, spiega, “sono un amante di questo essere così fedele, un amico sincero, su cui puoi sempre fare affidamento ed essere certo che non ti abbandonerà e tradirà mai. Ma accudirlo deve essere un impegno costante, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno. Per cui, non acquistate un cane per capriccio, o per moda, oppure per fare contenti i vostri bambini, se non avete la assoluta certezza di poterlo amare, così come farebbe lui, "incondizionatamente!"”.



“Sappiamo che ci sono e che magari proprio adesso, mentre stiamo leggendo, stanno vagando impauriti”, afferma l’esponente del direttivo. “Forse qualcuno riuscirà a bucare il muro di gomma della nostra indifferenza. Di solito preferiamo però voltare la testa da un’altra parte, salvo commuoverci quando il telegiornale racconta di come siano stati sepolti vivi, dati alle fiamme, gettati nel cassonetto dell’immondizia, chiusi in un sacchetto della spazzatura, massacrati a bastonate. I motivi dell’abbandono? L’improvvisa allergia al pelo, l’inaspettato trasferimento per lavoro, il repentino cambio di carattere di quello che ormai è solo un ex migliore amico”, prosegue Gaetano Di Staso: “Amare un cane vuol dire solo ricevere perchèé il nostro amico a quattro zampe saprà solo dare senza chiedere nulla in cambio”.

 

Questa mia denuncia vuole essere un monito nei confronti di chi dovrebbe vigilare e rendere sicura la vivibilità del territorio e dei suoi cittadini - assessorato all'ambiente, politiche sociali, e sicurezza - tutelando in qualche modo questa schiera di ‘disperati’ che vagano senza meta per le strade e nelle campagne del nostro territorio in cerca di cibo o di una carezza di conforto. E poi un sollecito a punire di conseguenza, in maniera decisa, chi abbandona il proprio cane ritenendolo un elemento di scarto, fastidioso e vincolante di cui liberarsi.  Concludo dicendo che chi ha adottato un cane l’ha salvato, ma, in un certo senso, si è anche fatto salvare. E siamo sicuri che chi vive o ha vissuto quest’esperienza capirà di cosa stiamo parlando”.