Ostia antica, Fdi-An: “Subito la revoca autorizzazione antenna in via Breccia”
ASILI E SCUOLE - “E’ una questione di tutela della salute pubblica e di osservanza della legalità che va subito risolta. Non sono servite le proteste, gli esposti, le denunce alla polizia municipale, il ricorso al Tar dei cittadini e del comitato a contrastarne la presenza in un’area dove ci sono numerosi luoghi di aggregazione, a pochi passi da un asilo nido e diversi istituti scolastici, adiacente ad un parco pubblico e a un polo sportivo frequentato da mamme, anziani e bambini. Tra l’altro l’aspetto clamoroso è dovuto al fatto che Roma Capitale acquisì gratuitamente il sito dove sorge il ripetitore. Un provvedimento che intervenne a seguito di abusi edilizi non sanati dalla precedente proprietà. Ancora una volta, si vorrebbero soffocare le esigenze di salute pubblica in nome di interessi puramente economici", spiegano gli esponenti di Fdi-An.
RISCHIO PER LA SALUTE - "Sussiste – proseguono – una seria preoccupazione per la salute dei residenti, a cui bisogna aggiungere che a tutt’oggi non vi è stata attuazione del Regolamento per la localizzazione, installazione e modifica degli impianti di telefonia mobile, approvato nel maggio del 2015 dall’assemblea capitolina. La stessa normativa vieta l’installazione di antenne per la telefonia mobile a una distanza inferiore ai 100 metri da scuole, asili nido, ospedali e parchi gioco”.
LA VIOLAZIONE – “Infine, dobbiamo rilevare la violazione del principio di trasparenza dell’attività amministrativa, in ordine al mancato avviso da parte del Municipio competente ai residenti. Si tratta dell’ennesimo caso di disinformazione perpetuato dalle istituzioni nei confronti dei cittadini. Non è più possibile tollerare un tal modo di agire contrario ai principi di democrazia e di partecipazione. Pertanto abbiamo chiesto con una nota ufficiale che il Comune di Roma disponga immediatamente la revoca all’autorizzazione relativa all’installazione dell’antenna radio in via Breccia a tutela della salute, sicurezza e incolumità della cittadinanza”, concludono gli esponenti di Fratelli d’Italia.
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