Ostia antica - Piazza dei Ravennati, a Ostia antica, parco storico a ridosso del castello di Giulio II, dovrebbe essere un gioiello e il polmone verde del borgo medievale ma purtroppo versa nel degrado. Scarsamente curato, è recentemente salito agli onori della cronaca per i ritrovamenti archeologici da parte degli studenti delle università americane che nel corso di uno stage hanno scoperto un mausoleo risalente a circa duemila anni fa e una domus di fine IV secolo d.C., con la particolarità dei “colori di uno straordinario pavimento in opus sectile, con motivo geometrico”.


La casa romana è stata trovata sotto una ‘discarica impropria con barattolini di latta’, ha spiegato una settimana fa la responsabile della Soprintendenza speciale archeologica di Roma per Ostia antica, Paola Germoni, e il direttore dell’American Institute for Roman Culture, Darius Arya. “La Soprintendenza Speciale per i beni archeologici di Roma, unitamente all’American Institute e agli studenti appartenenti a 14 università statunitensi, hanno iniziato le indagini archeologiche in due aree del parco”, ha detto la professoressa Germoni. “E’ stato rinvenuto un mausoleo a pianta circolare foderato con blocchi di travertino che ha la sua fase iniziale tra la fine del I secolo a.C. e gli inizi del I secolo d.C., con fasi di riutilizzo che arrivano al V secolo d.C. e, inoltre, una struttura muraria tardo antica che ha rivelato al di sotto di quello che era l’humus del parco e l’uso improprio come ricettacolo di immondizia, un bellissimo pavimento a crosta marmorea policromo, del IV-V secolo d.C.. Noi riteniamo che fosse una domus, il cui livello di pavimentazione denota una certa raffinatezza”. Ma adesso, ad una settimana dal ritrovamento, la cui notizia è stata ampiamente pubblicizzata, i cittadini temono che tutto cada nel dimenticatoio.


L’area, dopo essere stata transennata, è stata coperta con dei teli. “Non vorremmo che dopo il rientro degli studenti nessuno pensi più agli importanti reperti ritrovati”, dichiara Gaetano Di Staso, portavoce del comitato di quartiere Ostia antica-Saline. “Purtroppo del Parco dei Ravennati ci si occupa solo nel caso di qualche ritrovamento e in occasione della Festa de l’Unità, quando i giardini vengono bonificati. La dolorosa realtà la si può toccare con mano, girando nel parco: povertà e senzatetto, degrado ed abbandono, ritrovamenti archeologici con toccata e fuga. Questa la triste realtà di un bene comune che dovremmo proteggere, diffondere, promuovere!”, conclude Di Staso.