Ostia antica-Dragona – E’ salva grazie all’intervento dei vigili del fuoco la donna che questa mattina intorno alle 8.30 è caduta in un pozzo artesiano profondo circa 20 metri in via Gesualdo Machetti, a Ostia antica-Dragona. La donna, che ha 60 anni, è stata soccorsa da un sommozzatore e riportata in superficie.

I sanitari del 118 l’hanno in seguito trasportata in codice giallo all’ospedale Grassi di Ostia, dove si trova tutt’ora ricoverata. Sul posto i carabinieri. Non si esclude che dietro l’accaduto vi sia stata la decisione della sessantenne di mettere in atto un gesto estremo. Sarebbe stata la figlia a dare l'allarme evitando che accadesse l'irreparabile.
 

A quanto si apprende la donna, M.A., soffriva di depressione ed era in cura farmacologica. Ha lasciato un biglietto in cui scrive, riferiscono gli inquirenti, che era ‘stanca’. Dopo un primo ricovero al Grassi, è stata trasferita al San Camillo: le sue condizioni sarebbero gravi. Ha riportato la frattura delle vertebre.
 
Il salvataggio è stato condotto facendo calare un vigile del fuoco verticalmente nel pozzo, largo circa 40 centimetri all’altezza del chiusino e 80 centimetri nel punto più largo. La vittima è così stata raggiunta, imbracata e portata all’esterno.

Inquieta però che nelle ultime settimane nel quartiere si siano verificati episodi che hanno visto vittime e protagoniste involontarie quattro donne. Stamattina Maria A., poi Michela Fioretti e Alessandra Iacullo, assassinate. E, anche, la giovane donna che avrebbe tentato di mettere fine ai suoi giorni lanciandosi a tutta velocità contro il guard rail del viadotto Nuttal con la propria auto. Quattro donne i cui destini, in qualche modo, si incrociano perché tutte di Dragona. Una tragica casualità?