Prosider, da ex fabbrica a centro per i rifiuti: protesta Sos soccorso cittadino
Ostia antica – Invece di una fabbrica un centro per i rifiuti. Perché sottrarre la ex Prosider al degrado, riqualificandola, se poi i capannoni, invece di essere destinati alla piccola e media industria, con conseguente occupazione di lavoratori, saranno utilizzati come deposito dell’Ama? A porsi la domanda è Gioacchino Assogna, presidente del comitato Sos soccorso cittadino.
E’ giusto ristrutturare gli edifici dell’area industriale di Ostia antica-Dragona, per anni preda del degrado e dell’incuria, per destinarli a tutti i servizi inerenti l’immondizia? I cittadini che vivono nel quartiere dell’hinterland lidense esprimono da tempo “forti riserve” su un progetto che, invece di rilanciare il comprensorio, creerà tantissimi problemi.
A cominciare da quello del traffico, con inevitabile paralisi dei mezzi su viale dei Romagnoli, arteria parallela alla via del Mare e all’Ostiense che, in assenza della rotatoria di Ostia antica, soffre di forti congestioni nelle ore di punta.
“Ci domandiamo dove siano finite le norme sugli insediamenti nella zona industriale, che prevedevano la grande preponderanza dell'attività produttiva, persino rispetto allo spazio di commercializzazione delle merci prodotte”, interviene ancora Assogna.
“’Qualcuno’ si è posto il dubbio che siano state “congelate” e che non sia stato adottato neppure il cambio di destinazione d’uso propedeutico per un cambiamento così radicale nell'uso dei capannoni dell'ex Prosider, ditta che produceva ed esportava cabine telefoniche a livello internazionale”. Era stata ventilata anche la realizzazione di un mega store nell'ambito dei Patti territoriali, contro il quale però si erano opposte le associazioni di categoria e i commercianti. E adesso ecco arrivare il centro rifiuti.
“Purtroppo sull'immondizia il sindaco Alemanno conferma le gravi carenze sia nella scelta degli amministratori, finiti sotto inchiesta, sia nei colpevoli ritardi nella raccolta differenziata, per finire con l'assurda e paradossale mancanza del bando per “mandare all'estero la nostra immondizia”: è un quadro fallimentare”, sottolinea Assogna, “ma noi non vogliamo pagare queste scelte”.
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