Ostia antica: seconda notte di ronde. I cittadini: “Abbiamo paura”
Ostia antica – Per la seconda notte di seguito i residenti di Saline-Ostia antica hanno organizzato le ronde, o ‘passeggiate della legalità’, contro l’escalation di furti e rapine in villa che ha colpito il quartiere. Nonostante le richieste e le segnalazioni alle istituzioni, infatti, i cittadini hanno paura e, sentendosi abbandonati, sollecitano interventi più incisivi. In attesa di una risposta, si sono auto organizzati. Venerdì notte è partita la fase di ‘sperimentazione’ mentre da sabato si è entrati nel vivo. “I cittadini, organizzati in quattro gruppi per un totale di 15 persone, hanno coperto una vasta area di Saline, dal campo sportivo fino ad arrivare in via del Collettore Secondario, tra mezzanotte e le quattro, le ore più a rischio”, spiega Gaetano Di Staso, un residente e tra i promotori dell’iniziativa. Questa notte sono state percorse e ‘controllate’ via Sisto Scaglia, via Giuseppe Fiorelli, via Lugli, via Anselmo Banduri, via Antonio Taramelli, via Giulio Minervini, via Bartolomeo Nogara, la ciclabile di via del Collettore Primario e oltre il Collettore Primario, via Bernardo Quaranta, la strada dove nelle scorse settimane fu messa a segno una rapina in casa contro una coppia di coniugi, malmenati dai ladri che pretendevano di aprire una cassaforte che in realtà non c’era.
Dei ‘risultati’ sembrerebbero esserci già stati, secondo quel che riferisce Gaetano Di Staso. In via Lugli, infatti, venerdì notte, due tipi sospetti con dei cappelli calcati in testa, dopo essere stati notati si sono allontanati velocemente. “Notevole la richiesta di partecipazione alle ‘ronde’ attraverso la pagina Facebook del comitato di quartiere e del gruppo WhatsApp dedicato”, sottolinea Gaetano Di Staso, informando che la riunione con i cittadini, prevista per il 17 dicembre al centro anziani di Ostia antica, è stata anticipata a martedì 16, alla stessa ora. “Nel corso dell’incontro sarà doveroso verificare la volontà di chi vuol fare, dove e quando, non a parole, ma con fatti concreti di partecipazione, controllando ambedue le aree abitate divise dal Collettore Primario. Questa è la strada giusta: uniti si può, uniti si deve”, aggiunge.
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