Pensionato indossa t-shirt “Mi vergogno di essere italiano”: fermato davanti al parlamento
Roma - Questi i fatti: Pensionato indossa t-shirt “Mi vergogno di essere italiano”: fermato davanti al parlamento. Un maresciallo in borghese gli avrebbe detto che non era consentito in quanto rappresentava una forma di protesta. Il comitato Sos soccorso cittadino si rivolge al presidente della Repubblica.
"Ci è stata segnalata la vicenda particolare del signor Oscar, un pensionato che, disgustato da tanta corruzione, disonestà e immoralità, ha preso il coraggio di fare una maglietta con la scritta “Mi vergogno di essere italiano”, di indossarla e di recarsi la mattina dell’ 8 novembre di fronte a Montecitorio per passeggiare un paio di volte davanti alla Camera dei Deputati. Il signor Oscar ha ritenuto di esprimere il forte disagio, come cittadino e italiano, di fronte alla crescente esplosione di inaccettabili sperperi e ruberie, disagio condiviso comprensibilmente da moltissimi cittadini che subiscono la pesantezza della crisi sul piano economico e sociale". Ha dichiarato Gioacchino Assogna di Sos Soccorso Cittadino.
"Mentre passeggiava davanti al parlamento si è presentato un signore in borghese, che si è qualificato come maresciallo, per chiedergli i dati anagrafici, affermando che con quella scritta “stava manifestando o protestando” e non era consentito. Il maresciallo ha pertanto invitato il signor Oscar ad allontanarsi oltre le transenne altrimenti sarebbe stato fermato (arrestato?) per “manifestazione non autorizzata” e di conseguenza denunciato all'autorità giudiziaria. Il maresciallo avrebbe aggiunto che la stessa cosa valeva se si fosse messo a parlare con altri".
"A queste dichiarazioni il pensionato avrebbe espresso educatamente qualche perplessità. Preoccupato, però, ha deciso di tornarsene a casa. A noi, come al signor Oscar, è rimasto il dilemma se il passeggiare con una maglietta con una scritta possa essere vietato in uno stato libero e democratico attualmente vigente in Italia oppure il comportamento tenuto dal maresciallo è andato oltre il lecito e il dovuto. Chiediamo a Lei, Ill.mo Presidente, un gradito riscontro in quanto la Sua illuminata esperienza e la Sua riconosciuta sapienza, possono aiutarci ad avere valide e convincenti considerazioni e risposte sia a noi sia al signor Oscar, rimasto addolorato per l'impedimento ad esprimere in quelle forme il proprio profondo disagio. In attesa della gradita risposta, Le inviamo i migliori saluti insieme agli auguri di completare al meglio questo straordinario settennato". Ha concluso Assogna.
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