Ostia, aperture dei varchi al mare: è polemica tra balneari e amministrazione
Ostia – A Ostia cade il ‘lungomuro’ che impedisce la vista del mare ai cittadini e ai turisti. Ma l’'operazione' voluta dall’amministrazione municipale ha però suscitato le dure proteste degli imprenditori balneari, con in testa il presidente di Assobalneari Roma, Renato Papagni, che si oppongono all’apertura dei varchi al mare, al Pontile di Ostia, chge dovrebbero garantire il libero e gratuito accesso alla spiaggia. “La protesta dei concessionari degli impianti sta però rallentando le operazioni”, dichiara il presidente del municipio X, Andrea Tassone: “l’apertura dei varchi è un diritto che deve essere garantito alla cittadinanza: i due varchi consentiranno di fare una breccia nel ‘lungomuro’ di Ostia e ripristinare l’accesso all’arenile”.
Da ormai molti anni i comitati, i Verdi e, da ultimo, i radicali si stanno battendo a suon di esposti e denunce per l’apertura a piazzale dei Ravennati dei passaggi in spiaggia. Gli Ambientalisti sono impegnati da tempo nella battaglia contro il 'mare in gabbia'. Nel mese di ottobre il ‘partito della rosa’ aveva presentato un esposto al quale era seguito il provvedimento del giudice, Francesco Dall’Olio, di convocare il minisindaco chiedendogli di ottemperare all’obbligo dell’accessibilità al mare anche in inverno. I varchi permetterebbero l’accesso diretto, così come prevede la legge, ma di fatto ‘impossibile’ a Ostia per la presenza di cabine: al pontile, ai due estremi, si trovano infatti gli stabilimenti Battistini ed Elmi. Già nei mesi scorsi l’amministrazione aveva annunciato l’apertura per il mese di giugno dopo la presentazione di una memoria di giunta approvata dal X Municipio. Bisogna tornare indietro di venticinque anni, al 1989, quando la Capitaneria di porto eseguì le aperture cui seguirono, poco dopo, le chiusure. Alle contrastate aperture di questa mattina dovrebbero seguirne altre in diversi tratti del lungomare.
Per quanto riguarda i titolari degli stabilimenti, stamattina hanno protestato 50 concessionari questa mattina alle otto davanti ai cancelli degli stabilimenti Battistini ed Elmi. "L’Amministrazione municipale, infatti, convinta con questa azione di garantire il libero e gratuito accesso alla spiaggia, ha proceduto con l’ordine di aprire i varchi al Pontile nonostante le ripetute comunicazioni, da parte di Assobalneari Roma, di rispettare gli accordi presi con il direttore tecnico Paolo Cafaggi per la realizzazione del progetto", dichiara l'associazione di categoria in una nota. Il presidente Renato Papagni spiega: "Nel mese di marzo abbiamo consegnato la nostra proposta progettuale di apertura dei varchi con la presenza e l’accordo dei due concessionari interessati. La proposta di Assobalneari Roma sembra essere la soluzione opportuna, risolve i problemi di accesso alla battigia, offre continuità alla passeggiata a mare, dunque siamo pronti a confermare tale soluzione. Quanto invece prospettato dalle comunicazione e dalla successiva azione da parte dell’Amministrazione, non rispetta le previsioni concordate , né tantomeno con le questioni di sicurezza che coinvolgerebbero la passeggiata a mare. Assobalneari Roma, dunque", conclude, "non contrasta l’azione dell’apertura dei varchi, ma le modalità irregolari con le quali tali decisioni sono state prese. Il Presidente Andrea Tassone non ha voluto ascoltare, ne affrontare le preoccupazioni che hanno esplicitato i due impianti balneari coinvolti, nello specifico la sicurezza, l’intervento inopportuno in piena stagione, nonché le difficoltà di accessi e gli eventuali abusi, oltre che la privacy che va assicurata alla clientela".
"In merito alla protesta organizzata dalle associazioni dei balneari per impedire all’amministrazione di aprire due varchi d’accesso all’arenile, riteniamo che il libero e gratuito accesso alle spiagge debba essere garantito in ogni modo ai cittadini, oggi privati di questo diritto e costretti a pagare un biglietto d’ingresso al mare per fruire di ciò che è di loro proprietà. Non possiamo cedere alla prepotenza di chi ha contribuito direttamente o indirettamente a trasformare il nostro lungomare in una sequenza di edifici di cemento che impedisce la vista sul mare ledendo di fatto alla bellezza di un paesaggio che costituisce il primo valore del nostro lungomare. Da anni i cittadini del nostro territorio chiedono che venga rispettato il diritto al paesaggio e all’accesso gratuito agli arenili, diritti garantiti dalla legge e negati da chi ha manifestato. Riteniamo che l’economia balneare possa essere una risorsa importante per questo territorio, risorsa che però dovrebbe essere fondata sul rispetto dell’ambiente, dei diritti dei cittadini e delle norme ambientali, edilizie, urbanistiche e paesaggistiche. Come accade nei paesi civili", dichiara Lorenzo Moreschi, coordinatore del Circolo SEL "Litorale Romano".
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