Ostia – Sì al voto a Ostia. Lanciato un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del consiglio Matteo Renzi e, per conoscenza, alla presidente della commissione antimafia Rosi Bindi nel corso della conferenza che si è svolta venerdì 5 febbraio alla Camera dei deputati.


L’APPELLO – A lanciare l’appello alcuni comitati cittadini di Ostia e Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma per Sinistra italiana: chiedono di poter partecipare alle elezioni che si terranno il prossimo mese di giugno a Roma. I cittadini e Sinistra italiana X municipio, che ha lanciato l’iniziativa, chiedono pertanto di votare anche per il rinnovo del X municipio, sciolto e commissariato per mafia, cosa attualmente ‘impossibile’ proprio a causa del commissariamento. Dopo lo scioglimento dell’amministrazione municipale, tra la fine di agosto e i primi di settembre, si è insediata una commissione prefettizia guidata dal dottor Domenico Vulpiani che gestisce il territorio.


LA RICHIESTA – “Chiediamo di poter partecipare al voto per il X municipio perché ci sembra un'incongruenza ed una strumentale operazione di immagine vietare ai cittadini il voto in questo municipio per infiltrazione mafiosa ma permetterlo per il comune di Roma", spiegano i cittadini presentando la petizione inviata alle massime cariche dello Stato affinché, come ribadito da tempo dai comitati e da alcune forze politiche, Sinistra italiana e Partito socialista, “lo scioglimento del municipio per mafia non ricada come un elemento negativo sulla cittadinanza. La stragrande maggioranza della popolazione è onesta e chiede il diritto di partecipare al voto perché la pratica democratica è l'unico strumento di lotta alla corruzione e all'illegalità”.


L’ANTIDOTO ALLA MAFIA – Prosegue la raccolta firme lanciata da Sinistra italiana X municipio perché “la partecipazione è un antidoto per sconfiggere le mafie”. “Non possiamo fare finta di nulla. A Roma la Mafia c’è ed ha articolazioni funzionali molto ben radicate così come dimostrato ampiamente dalle indagini della Magistratura. Le sconvolgenti affermazioni dell’ex prefetto Pecoraro secondo cui “la mafia a Roma non esiste”, quell’assurdo negazionismo spazzato via dal terremoto politico-giudiziario denominato Mafia Capitale devono farci riflettere sulla superficialità con la quale politica e le istituzioni hanno affrontato la radicalizzazione e la capillarizzazione della malavita nel tessuto amministrativo e politico di Roma e non solo”, dichiara Marco Possanzini di Sinistra italiana X municipio.


LA SITUAZIONE A ROMA – “Il quadro che emerge è inquietante e non lascia spazio ad interpretazioni o semplicistiche ricostruzioni: Roma da tempo è teatro di un sodalizio mafioso che, trasversalmente, mette insieme uomini d'onore, pezzi corrotti delle istituzioni e della politica, manager e esponenti della destra neofascista”, prosegue Marco Possanzini. “Gli arresti eccellenti dovrebbero farci riflettere, e molto, sulla vastità del fenomeno. La lotta alla criminalità non può essere uno spot, una vetrina elettorale a tempo determinato, ma deve essere un impegno quotidiano da portare avanti dentro e fuori le istituzioni. Ed è per questo motivo che oggi come Sinistra Italiana X municipio, insieme con Stefano Fassina ed il senatore Massimo Cervellini, abbiamo lanciato la proposta di raccogliere le firme per chiedere di poter votare nel X municipio  contestualmente alle elezioni per il Comune di Roma”.


LE INFILTRAZIONI – “Fingere che le infiltrazioni mafiose siano un problema che riguarda solamente il X municipio, pensare che il rinvio di un anno del voto municipale significhi aver riparato i guasti amministrativi che hanno permesso a Buzzi e Carminati di penetrare nell’amministrazione capitolina significa non rendersi conto di cosa rappresentano e di cosa sono capaci le mafie a Roma, significa non rendersi conto della necessità di modificare radicalmente l’assetto istituzionale della città, significa affrontare con superficialità un problema enorme come quello delle infiltrazioni criminali”, sottolinea l’esponente politico.


OSSERVATORIO ANTIMAFIA – “E’ necessario andare oltre, ad esempio, applicando sin da subito e in tutti i municipi il Protocollo antimafia proposto dall’associazione DaSud, è necessario istituire in ogni municipio di Roma Capitale un Osservatorio antimafia, presieduto da figure autorevoli e composto da esponenti di associazioni antimafia e reti sociali, un organismo capace di monitorare da vicino i lavori delle giunte e dei consigli al fine di garantire trasparenza, legalità e partecipazione. E’ inoltre necessario, così come ribadito da Stefano Fassina, che tutti i candidati alle prossime amministrative sottoscrivano il codice della Commissione antimafia per garantire la massima trasparenza possibile”, continua.


NO ALLA SEMPLIFICAZIONE – “La nostra non è una semplice petizione a sostegno del voto municipale, non vogliamo essere negazionisti o superficiali ma anzi vogliamo affrontare con determinazione la presenza e la radicalizzazione della criminalità nella nostra città, vogliamo contrastare con forza il potenziale messaggio perverso secondo cui la malavita a Roma si combatte unicamente rinviando il voto nel X municipio, una irresponsabile semplificazione, questa ultima, che non ci possiamo permettere, conclude Marco Possanzini.