Ostia, appello al presidente Mattarella: “Si voti anche nel X municipio”
L’APPELLO – A lanciare l’appello alcuni comitati cittadini di Ostia e Stefano Fassina, candidato sindaco di Roma per Sinistra italiana: chiedono di poter partecipare alle elezioni che si terranno il prossimo mese di giugno a Roma. I cittadini e Sinistra italiana X municipio, che ha lanciato l’iniziativa, chiedono pertanto di votare anche per il rinnovo del X municipio, sciolto e commissariato per mafia, cosa attualmente ‘impossibile’ proprio a causa del commissariamento. Dopo lo scioglimento dell’amministrazione municipale, tra la fine di agosto e i primi di settembre, si è insediata una commissione prefettizia guidata dal dottor Domenico Vulpiani che gestisce il territorio.
LA RICHIESTA – “Chiediamo di poter partecipare al voto per il X municipio perché ci sembra un'incongruenza ed una strumentale operazione di immagine vietare ai cittadini il voto in questo municipio per infiltrazione mafiosa ma permetterlo per il comune di Roma", spiegano i cittadini presentando la petizione inviata alle massime cariche dello Stato affinché, come ribadito da tempo dai comitati e da alcune forze politiche, Sinistra italiana e Partito socialista, “lo scioglimento del municipio per mafia non ricada come un elemento negativo sulla cittadinanza. La stragrande maggioranza della popolazione è onesta e chiede il diritto di partecipare al voto perché la pratica democratica è l'unico strumento di lotta alla corruzione e all'illegalità”.
L’ANTIDOTO ALLA MAFIA – Prosegue la raccolta firme lanciata da Sinistra italiana X municipio perché “la partecipazione è un antidoto per sconfiggere le mafie”. “Non possiamo fare finta di nulla. A Roma la Mafia c’è ed ha articolazioni funzionali molto ben radicate così come dimostrato ampiamente dalle indagini della Magistratura. Le sconvolgenti affermazioni dell’ex prefetto Pecoraro secondo cui “la mafia a Roma non esiste”, quell’assurdo negazionismo spazzato via dal terremoto politico-giudiziario denominato Mafia Capitale devono farci riflettere sulla superficialità con la quale politica e le istituzioni hanno affrontato la radicalizzazione e la capillarizzazione della malavita nel tessuto amministrativo e politico di Roma e non solo”, dichiara Marco Possanzini di Sinistra italiana X municipio.
LA SITUAZIONE A ROMA – “Il quadro che emerge è inquietante e non lascia spazio ad interpretazioni o semplicistiche ricostruzioni: Roma da tempo è teatro di un sodalizio mafioso che, trasversalmente, mette insieme uomini d'onore, pezzi corrotti delle istituzioni e della politica, manager e esponenti della destra neofascista”, prosegue Marco Possanzini. “Gli arresti eccellenti dovrebbero farci riflettere, e molto, sulla vastità del fenomeno. La lotta alla criminalità non può essere uno spot, una vetrina elettorale a tempo determinato, ma deve essere un impegno quotidiano da portare avanti dentro e fuori le istituzioni. Ed è per questo motivo che oggi come Sinistra Italiana X municipio, insieme con Stefano Fassina ed il senatore Massimo Cervellini, abbiamo lanciato la proposta di raccogliere le firme per chiedere di poter votare nel X municipio contestualmente alle elezioni per il Comune di Roma”.
LE INFILTRAZIONI – “Fingere che le infiltrazioni mafiose siano un problema che riguarda solamente il X municipio, pensare che il rinvio di un anno del voto municipale significhi aver riparato i guasti amministrativi che hanno permesso a Buzzi e Carminati di penetrare nell’amministrazione capitolina significa non rendersi conto di cosa rappresentano e di cosa sono capaci le mafie a Roma, significa non rendersi conto della necessità di modificare radicalmente l’assetto istituzionale della città, significa affrontare con superficialità un problema enorme come quello delle infiltrazioni criminali”, sottolinea l’esponente politico.
OSSERVATORIO ANTIMAFIA – “E’ necessario andare oltre, ad esempio, applicando sin da subito e in tutti i municipi il Protocollo antimafia proposto dall’associazione DaSud, è necessario istituire in ogni municipio di Roma Capitale un Osservatorio antimafia, presieduto da figure autorevoli e composto da esponenti di associazioni antimafia e reti sociali, un organismo capace di monitorare da vicino i lavori delle giunte e dei consigli al fine di garantire trasparenza, legalità e partecipazione. E’ inoltre necessario, così come ribadito da Stefano Fassina, che tutti i candidati alle prossime amministrative sottoscrivano il codice della Commissione antimafia per garantire la massima trasparenza possibile”, continua.
NO ALLA SEMPLIFICAZIONE – “La nostra non è una semplice petizione a sostegno del voto municipale, non vogliamo essere negazionisti o superficiali ma anzi vogliamo affrontare con determinazione la presenza e la radicalizzazione della criminalità nella nostra città, vogliamo contrastare con forza il potenziale messaggio perverso secondo cui la malavita a Roma si combatte unicamente rinviando il voto nel X municipio, una irresponsabile semplificazione, questa ultima, che non ci possiamo permettere, conclude Marco Possanzini.
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