Ostia – Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei Giovani democratici X Municipio in merito alle vicende relative alla spiaggia assegnata a Libera e all'Uisp:


“Premettendo che sosteniamo incondizionatamente l’azione di Raffaele Cantone e dell’Anac volta ad accertare TUTTE le responsabilità relative alla gestione degli arenili, rifiutiamo l’atteggiamento di chi utilizza questa occasione allo scopo di coprire, nascondere, distogliere l’attenzione dai veri responsabili della costruzione del lungomuro, dell’assunzione irregolare e senza tutele di decine e decine di lavoratori, dello sfruttamento economico oltremisura di un bene pubblico come il mare: i gestori degli stabilimenti balneari. La battaglia per la legalità non ha e non deve avere colore politico.



Ringraziamo, poi, l'ex Consigliere municipale Paolo Ferrara per averci rinfrescato la memoria in merito ad un emendamento da lui presentato in Consiglio municipale in data 23 Gennaio 2014. In questo emendamento Ferrara proponeva che i nuovi concessionari delle spiagge libere attrezzate dovessero verificare gli abusi insistenti sull'arenile assegnato e rimuoverli, a proprie spese, entro il termine della stagione balneare.


Rispetto a tale delirante proposta, specifichiamo quanto segue: 1. che gli accertamenti sulle strutture abusive presenti devono essere compiuti dall’apparato amministrativo prima di mettere a bando le spiagge (e non di certo dai nuovi assegnatari); 2. che una precedente determinazione del 2010, già imponeva ai PRECEDENTI concessionari di rimuovere gli abusi; 3. che relativamente ad una delle spiagge in questione, il lotto 8, il responsabile degli abusi nonché ex assegnatario, è amico proprio del nostro caro Consigliere: con l'approvazione dell'emendamento, Ferrara sarebbe riuscito a liberare l'ex compagno di classe dalla responsabilità delle costruzioni e dall’obbligo di demolirle (imposto dalla determinazione del 2010), imponendo ad altri di rimuoverle. 4. che la nuova assegnazione è avvenuta nel mese di
aprile del 2014, e sarebbe stato in ogni caso impossibile per il nuovo concessionario attuare le verifiche e, quindi, il ripristino prima dell'inizio della stagione balneare. 5. che la suddetta determinazione del 2010 (giunta Alemanno) è stata omessa nel bando per l’assegnazione, ed è stata insabbiata e nascosta dall’ufficio tecnico, con l’effetto di coprire le responsabilità dei VECCHI gestori e scaricarle su quelli nuovi; 6. che, sempre al fine di coprire le responsabilità dei vecchi gestori tra cui Bocchini, è stata inserita nel bando per l’assegnazione una diversa clausola di rimozione degli abusi, vincolante per il NUOVO concessionario; 7. che le piantine allegate al bando in questione risultano discordanti, in scala indecifrabile e pertanto inaffidabili; 8. che nonostante tutto questo, UISP e Libera, assegnatarie del lotto 8, si erano attivate per la rimozione degli abusi, non potendo, però, stabilire dalle piantine quali fossero gli interventi da attuare. Rivendichiamo pertanto di avere, a ragione, respinto quell’emendamento, laddove il Movimento 5 stelle, compatto, ha votato a favore.


Chiediamo a Paolo Ferrara di indicarci il motivo per cui si sia accanito contro Libera, chiamata a rimuovere degli abusi non ben identificati da un bando che ometteva una precedente determinazione che impegnava alla medesima rimozione i precedenti assegnatari, e perché, invece, non abbia detto nulla nei confronti del suo amico Roberto Bocchini il quale, non solo ha edificato le strutture abusive (commettendo reato), ma ha “dimenticato” di rimuoverle. Ci auspichiamo che le verifiche dell'ANAC sulle procedure di affidamento delle spiagge libere proseguano fino infondo, accertando tutte le responsabilità: solo al termine di questa operazione sarà possibile (e necessario) procedere con un nuovo bando di gara.


La piantassero, i 5 stelle, le destre, e gli altri personaggi a loro collegati, di accanirsi contro le associazioni che hanno fatto di tutto per riportare la legalità su un pezzetto di litorale romano e che, non riuscendoci a causa dell'impenetrabile livello di illegalità presente nella gestione municipale, sono stati costretti ad abbandonare l'arenile. Ci batteremo affinché venga portata a termine l'opera di revoca delle concessioni degli stabilimenti balneari che hanno violato le disposizioni di legge e quelle riportate nelle concessioni, iniziata dopo l’arrivo a Ostia di Alfonso Sabella. I cittadini di Roma hanno diritto di tornare a vedere e a vivere liberamente il proprio mare”. ‪#‎GDicono‬"