Ostia – Non più in grado di garantire i controlli ambientali, l’Arpa, agenzia regionale per l’ambiente, va verso la paralisi. E rischia la chiusura con danni enormi per i cittadini del Lazio. La denuncia è di Angelo Bonelli, presidente regionale dei Verdi. “Ancora una volta l’immobilità di questa giunta regionale produrrà un danno enorme, sia in termini lavorativi sia di controlli sul territorio”, dichiara il leader nazionale degli ambientalisti.

 

L’Agenzia svolge infatti compiti importantissimi e fondamentali per la tutela della salute pubblica attraverso controlli e monitoraggi a trecentosessanta gradi. I Verdi chiedono pertanto alla presidente Renata Polverini di intervenire con urgenza per spiegare a tutti i cittadini del Lazio cosa intenda fare e soprattutto come intenda governare senza i fondamentali dati dell'Arpa. Angelo Bonelli ha già provveduto a presentare un’interrogazione alla Pisana.


“Lo scenario che si prospetta per le prossime settimane sarà quello di un sostanziale blocco delle capacità operative dell’Agenzia su attività strategiche come il controllo per la balneabilità di tutto il territorio costiero della Regione Lazio, nonché il monitoraggio della qualità dell’aria svolto attraverso le centraline e di tutta l’attività di supporto tecnico-scientifico agli enti preposti alla progettazione, la realizzazione e la gestione delle discariche e di tutti gli impianti di trattamento rifiuti, mettendo, di conseguenza, a rischio la salute dei cittadini”, chiarisce il presidente dei Verdi.

 

“La situazione in cui versa l'agenzia è il sintomo più evidente della scarsa attenzione che c'è da parte della giunta regionale sulle questioni ambientali, che non sembrano essere in nessun modo all'ordine del giorno del centrodestra. Arpa”, afferma con forza, “deve essere messa in grado di funzionare al meglio integrando i precari nella pianta organica e dando all’organismo sia la necessaria dotazione tecnica, sia la tranquillità finanziaria per svolgere in maniera ottimale i delicati compiti di controllo che sono necessari al Lazio”. I lavoratori sono intanto in stato di agitazione.