di Valeria Costantini

Nel telefonino aveva un intero archivio di filmati artigianali, che immortalavano le parti intime di donne e adolescenti. Era un seguace della 'moda' definita sul web “upskirt”, riprese effettuate sotto le gonne di ignare signore, il 50enne cittadino egiziano arrestato dai Carabinieri di Ostia. La carriera di cineasta hard dell’uomo è finita grazie all’occhio attento di un militare fuori servizio.

Lo straniero, da vent’anni residente sul lido, anche ieri pomeriggio era intento a registrare le immagini proibite presso il parco giochi di via Vincenzo Vannutelli, in pieno centro di Ostia: i suoi obiettivi giovani mamme a spasso con i figli e giovanissime ragazze che stavano trascorrendo la giornata nell’area del lunapark. A notare i movimenti più che sospetti del maniaco è stato un carabiniere libero dal servizio che ha subito allertato i colleghi. Alla vista delle divise l’egiziano ha tentato un’inutile fuga ma è stato bloccato dopo pochi metri. Una delle donne riprese poco prima del blitz, è stata poi rintracciata dai militari nel parco: la signora ha sporto la prima denuncia nei confronti del molestatore immediatamente tratto in manette. Per il voyer è scattato l’arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e una denuncia a piede libero per molestie sessuali. L’uomo è stato incastrato anche dalle decine di immagini rinvenute dall’Arma nel suo cellulare: fotografie e filmati che ritraevano le parti intime delle donne registrate nei luoghi più disparati, dai parchi ai centri commerciali alle scale mobili.