Ostia – Bistecche, hamburger e spezzatino invece di eroina e hashish. Gli ordinativi di droga avvenivano tramite sms. I clienti, per sviare i sospetti, chiedevano generi alimentari. In realtà si trattava di eroina, hashish e altro stupefacente. Ma grazie all’operazione condotta ieri dalla polizia la redditizia attività di un pusher di Ostia di 27 anni ha avuto fine.


Grazie al rafforzamento dei servizi di controllo del territorio del litorale da parte della questura, che ha inviato a tale fine anche alcune pattuglie dalla Capitale, nel corso di un’attività di prevenzione a cadere nella rete è stato, O.F., italiano, “pizzicato” mentre cedeva una dose di eroina ad un altro giovane in viale dei Promontori, a Ostia levante. Una pattuglia di agenti in borghese del commissariato di Ostia, diretto dal dottor Antonio Franco, ha notato O.F. che, sceso dall’auto, si è avvicinato al finestrino di un’altra vettura, consegnando al conducente un involucro, risultato poi contenere una dose di eroina.


Dopo aver identificato i due, gli agenti hanno effettuato una immediata perquisizione presso l’ abitazione del 27enne, nel corso della quale è stata rinvenuta e sequestrata sostanza da taglio. Gli agenti, all’interno dell’appartamento, hanno sequestrato anche una “doppietta” calibro 16 con ventidue 22 cartucce, mai denunciata e di origine clandestina.

 
Successivamente, nel corso delle ulteriori indagini, gli agenti sono riusciti a risalire ad un’altra abitazione utilizzata dal fermato, dove sono stati rinvenuti e sequestrati circa 20 grammi di hashish, insieme ad altro materiale atto al confezionamento e ad un bilancino di precisione. Nell’occasione, sono stati altresì sequestrati quattro telefoni cellulari tutti utilizzati dal pusher, che hanno continuato per tutto il tempo delle indagini a ricevere apparentemente ordinativi di generi alimentari, che si è poi scoperto nascondere in realtà richieste di sostanze stupefacenti.

 
Era questo infatti il linguaggio in codice utilizzato per sviare eventuali controlli. Pertanto, dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli a disposizione dell’autorità giudiziaria: deve rispondere dei reati di spaccio di sostanza stupefacente. Il padre del giovane è invece stato denunciato per detenzione abusiva d’arma da fuoco, essendo risultata l’arma in suo possesso.