Ostia - Ricercato da circa un anno per il reato di violenza sessuale nei confronti di una cittadina rumena, era sempre riuscito a  farla franca. Cambiando continuamente luogo e residenza, B.B., 27, tunisino, era sfuggito alle forze dell’ordine facendo perdere le proprie tracce. Ma a mettere fine alla latitanza dello stupratore sono stati gli agenti del commissariato di Ostia che finalmente l’hanno arrestato. A tradire l’uomo il suo carattere violento e la sua brutalità verso le donne. A farne le spese la sua convivente, una donna che condivideva con lui una tenda tra le dune della spiaggia di Castelporziano.

 

 

Questi i fatti. Ieri, dopo l’ennesima lite, il 27enne aveva picchiato la compagna, una donna marocchina di 30 anni, con tanta violenza minacciandola di morte se fosse ancora rimasta nella tenda con lui. La donna, mentre percorreva pesta e dolorante la via Litoranea dopo essere precipitosamente fuggita da quel ricovero di fortuna, al culmine della disperazione aveva fermato una volante della polizia impegnata nel pattugliamento della zona.

 

La poveretta, che appariva visibilmente spaventata ed agitata, tra le lacrime aveva così raccontato agli agenti di essere stata pestata con calci e pugni dal compagno. E di avere quindi paura a ritornare nella tenda dove entrambi dormivano.

 

Prima di essere accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale Grassi per essere medicata dai sanitari, la donna aveva però indicato agli agenti l’alloggio condiviso con il tunisino. B.B., che si trovava ancora all’interno della tenda, aveva minimizzato l’accaduto. Aveva poi cercato di giustificarsi spiegando di aver colpito la sua compagna in un momento d’ira.

 

Ma le giustificazioni addotte dal nordafricano non hanno in alcun modo convinto gli uomini agli ordini del primo dirigente, dottor Antonio Franco. Accompagnato presso gli uffici del commissariato di via Genoese Zerbi, i poliziotti hanno scoperto che il bruto era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per il reato di violenza sessuale. Il ricercato, temendo di essere arrestato, si era reso uccel di bosco cambiando di continuo residenza. Ieri, però, la fine della sua latitanza e l’arresto per il reato di violenza sessuale e lesioni.