Ostia – Dura presa di posizione di Luca Capobianco, presidente dell’Ascom Roma Litorale contro l’aumento della tassa di occupazione di suolo pubblico che, in un momento di fortissima crisi economica, metterebbe definitivamente a tappeto le imprese commerciali, dai bar alle pizzerie ai tanti locali di Ostia.  “Non solo gli appelli lanciati negli ultimi mesi dai rappresentanti di categoria sono rimasti pressoché inascoltati: ora l'amministrazione comunale ha fatto intendere che dovrà mettere mano alla tassa per l'occupazione del suolo pubblico per tentare di fronteggiare lo spaventoso buco di bilancio che rischia di mandare il comune in bancarotta”, dichiara il presidente Capobianco.


Che prosegue: “Roma vanta il primato delle chiusure di esercizi di vicinato e il X Municipio - dove per ogni negozio che apre, tre abbassano la saracinesca - non fa certo eccezione. La recessione economica e il conseguente calo dei consumi, il razionamento dell'accesso al credito, l’accumulo di sofferenze e insolvenze, stanno riducendo sul lastrico i commercianti del litorale. Ormai siamo a un passo dal baratro e il sindaco Marino, evidentemente, non se ne rende conto. L'aumento del canone, seppur “lieve” come dichiarato, rappresenterà il definitivo colpo di grazia per molti ristoratori già strangolati dalle tasse. La rivolta è annunciata: se dovesse passare questo provvedimento, gli esercenti lanceranno tavoli e sedie direttamente sulle strade come forma estrema di protesta”, conclude.