Ostia – “Grazie a ‘Final bet’, l'operazione congiunta condotta dalla polizia e dalla guardia di finanza, abbiamo appreso che nel X Municipio non mancano le sale scommesse prive di autorizzazione, spesso legate a famiglie malavitose, che aggirano la tassazione italiana e alimentano il gioco d'azzardo, anche minorile. E' sconcertante che tutte le attività illecite siano ben rappresentate su questo territorio”, dichiara Luca Capobianco, presidente di Ascom Roma-Litorale. “Ma la sorpresa ora sta facendo spazio alla preoccupazione e l'Ascom Roma-Litorale fa propri i timori dei gestori di sale regolari: il giudice titolare del procedimento, infatti, potrebbe d'un colpo rendere vano quanto è stato fatto semplicemente non convalidando la richiesta di chiusura, magari facendo riferimento alla normativa europea sul libero commercio. Sappiamo”, prosegue, “che alcune attività hanno già violato l'ordinanza di chiusura e la polizia è dovuta intervenire nuovamente. Non possiamo permettere che gli operatori onesti e le forze dell'ordine si ritrovino a combattere da soli la battaglia per la legalità. Le attività irregolari mettono in condizioni di concorrenza sleale chi opera nel rispetto delle leggi ed è sottoposto a ferrei controlli. Invitiamo gli scommettitori di ogni età a diffidare delle sale scommesse che non espongono il simbolo dei Monopoli e garantiscono vincite mediamente più alte: rischiano di essere complici di un sistema ingiusto e tutt'altro che trasparente”, conclude il presidente Capobianco.