Ostia - “La direttrice Facente Funzione della Asl RmD, Buttiglieri, lascia come regalo ai cittadini un atto di autonomia aziendale che cancella il Centro per la Rilevazione del danno Mobbing e di altre aree come quella sviluppo controllo e monitoraggio del sistema sanitario, a soli due giorni dall’insediamento del nuovo Commissario De Salazar. Un atto grave che disconosce l’importante lavoro svolto dal centro, gli indirizzi stessi dati dalla Regione negli anni scorsi, un fatto gravissimo se si considera che esso giunge in un momento di crisi del lavoro profonda nella quale le patologie derivanti da stressa e da mobbing sono all’ordine del giorno”. Lo dichiarano i consiglieri regionali Filiberto Zaratti e Luigi Nieri (Sel), che su questa vicenda hanno anche presentato una interrogazione alla Presidente Polverini che è anche commissario straordinario alla Sanità.

 

“Il Centro - proseguono Nieri e Zaratti - svolge dal 2007 un’intensa e competente attività di sostegno psicologico alle persone e le richieste di sostegno sono aumentate esponenzialmente, determinando l’allungamento dei tempi di esecuzione delle prestazioni professionali. Per questo con una mozione in Consiglio regionale avevamo richiesto il suo riconoscimento come Centro di riferimento regionale per il disagio lavorativo: stress, burn out e mobbing e l’agevolazione ai cittadini nel pagare in unico pacchetto i ticket dovuti. Ma come suo costume - proseguono Nieri e Zaratti - la maggioranza di centrodestra non si è mai degnata di portare in discussione la mozione”.

 

“Oggi - concludono Nieri e Zaratti - arriva la notizia della cancellazione del Centro. Il danno è reso ancor più grave dalla difficoltà della situazione economica e sociale: l’incremento della flessibilità e della precarietà del lavoro, sta determinando condizioni di lavoro spesso disumane e senza garanzia, gli episodi di sfruttamento dei lavoratori e di mobbing si moltiplicano e con essi il danno psicologico subito da lavoratori e lavoratrici, che spesso assume forme patologiche gravi. Le statistiche del indicano un aumento delle dichiarazioni di mobbing dal 2008 al 2009 da 1,5 a oltre 2 milioni di casi, pari al 7,5% dei lavoratori italiani. Nel Lazio la percentuale è del 4%, la più alta dell’Italia centrale”.