Ostia, assistenza indiretta ai disabili: possibile garantire la qualità?
Ostia - Assistenza indiretta e assistenza educativa culturale a disabili e persone in difficoltà. Ossia la frontiera del welfare. E’ possibile risparmiare aumentando la competenza dei professionisti? Si domanda Renato Buffa, operatore sociale e domiciliare. La risposta è affermativa se si stabilisce però una forte alleanza socio pedagogica diretta tra servizi sociali, utente e professionista. Altrimenti, i fondi potrebbero “sparire”.
Per affrontare il problema Buffa effettua una profonda riflessione sul sociale e sul brainstorming in questo periodo di tagli. E soprattutto di necessità per le persone più fragili investite in toto dalla crisi.
L’operatore intende farlo con Mantra Jod , un saggio veterano al quale cercherà di spiegare diverse questioni. Mantra Jod, l'Assistenza indiretta, Ai, per brevità, delle categorie fragili (per il momento la quasi totalità sono diversamente abili sul nostro territorio) è stata istituita sperimentalmente 10-12 anni fa come ampliamento dell'offerta dei servizi sociali delle istituzioni pubbliche.
Questo strumento d'intervento è un ulteriore esempio della duttilità operativa di un sistema sociale avanzato che al centro del suo agire ha il welfare state, la più grande conquista dell'essere umano.
Lo strumento A.I. funziona così: 1- Ricezione della segnalazione di "bisogno". 2 - Verifica del "bisogno". 3 - Definizione del monte ore. 4 - L'utente seleziona l'operatore. 5 - Firma del contratto davanti all'assistente sociale o equivalente.
Il pacchetto delle ore stabilite va ad integrare una giornata pesante per il disabile e i familiari, ai quali le ore stabilite in base al bisogno alleviano le difficoltà quotidiane. Il vero nodo però sta nel distacco completo ad opera delle istituzioni pubbliche, perché queste ultime affermano che il contratto tra utente e operatore (la definizione degli assistenti sociali di questo tipo di professionalità è badante) è un contratto privato e che non riguarda le istituzioni pubbliche.
Ora, se c'è un contenzioso tra utente e operatore, l'anello debole è quest'ultimo in un clima politico sociale in cui il lavoro ha perso dignità: impossibilitato a proteggere il proprio posto di lavoro, in balia delle relazioni complesse e senza sindacati di sorta a difenderlo.
Mantra Jod: fin qui tutto bene. Ma il problema è un altro: perchè di fatto i fondi pubblici ad un certo punto diventano privati? Conclude con una domanda Renato Buffa.
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