Ostia, Assogna: “Mantenere il tribunale? Vado controcorrente: sono perplesso”
"Oltre venti anni fa, in qualità di presidente della XIII Circoscrizione, venni coinvolto nella iniziativa promossa dagli avvocati di Ostia per richiedere la sede per il tribunale di Ostia, sulla base di argomentazioni valide quali il numero delle cause e il bacino di utenti”, spiega Gioacchino Assogna: “ovviamente la risposta non poteva che essere di piena condivisione e sostegno in funzione della vicinanza e celerità dei procedimenti giudiziari riguardanti il nostro territorio e la cittadinanza. Le motivazioni essenziali permangono e se ne aggiungono altre, verso le quali sono molto sensibile, come quelle sollevate dalle assistenti sociali per le delicate situazioni che sono impegnate a seguire, in particolare i casi complessi di igiene mentale. Tuttavia da tempo è stato chiaro che nell'interesse dell'intero paese dobbiamo combattere con forza "i campanilismi" diffusi e costosi, che vanno dai piccoli tribunali, dai piccoli ospedali, dalle piccole università, dai piccoli aeroporti e altro”, prosegue. “Nel nostro caso è stata anche chiara la possibile alternativa di un Tribunale del Litorale che comprendesse anche Fiumicino e Civitavecchia. In tal caso è probabile che la sede non sarebbe stata Ostia, ma un punto più centrale del territorio interessato. Probabilmente, per ipotesi, tra Cerveteri e Roma, tutti avremmo detto Roma per mille motivi. In diverse realtà con forte presenza di "criminalità organizzata" le sedi sono giustamente rimaste, in altre sono state attivare forme di proroga per lo smaltimento delle pratiche”.
“Non condivido invece chi si sbraccia per presentare il nostro territorio "condizionato dalla criminalità organizzata" pur di ottenere qualche deroga, non rendendosi conto che crea un danno rilevante al nostro municipio, ai cittadini che ci vivono e a quelli che hanno fatto e intendono fare degli investimenti produttivi. La delinquenza è pericolosamente diffusa al pari delle altre città e certamente richiede forse più presenza di forze dell'ordine, che di procuratori. E' certamente vero che ci sarà un appesantimento per gli avvocati del litorale che devono recarsi a Roma, ma per i colleghi che da Roma dovevano venire ad Ostia? Perdevano tutta la mattinata. In questo contesto va considerato che normalmente l'avvocato cerca di seguire più udienze nella stessa mattinata con orari diversificati nello stesso Tribunale”, continua.
"Da tempo era maturato in parlamento e nei rappresentanti degli operatori di giustizia che l'accorpamento di sedi giudiziarie e la soppressione di sedi distaccate avrebbe consentito, a regime, una migliore efficienza e una riduzione dei costi. Ormai in molti settori della Pubblica Amministrazione si è passati dal concetto di "decentramento" a quello di "razionalizzazione e accorpamento" per un migliore utilizzo delle risorse umane e finanziarie. Avere una visione d'insieme e rapportarsi con senso di responsabilità agli interessi collettivi, deve essere il criterio di guida del Buon Amministratore, mentre avremo sempre chi cerca di farsi propaganda attraverso comportamenti e messaggi strumentali. Le considerazioni fatte forse vanno controcorrente, ma ho inteso evidenziarle per riflettere e ragionare con senso di responsabilità”, conclude Gioacchino Assogna.
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